giovedì 7 dicembre 2017
mercoledì 29 novembre 2017
Le video interviste alla compagnia di Brancaleone
Pippo Franco è al Teatro San Babila dal 28 novembre al 3 dicembre 2017, protagonista e regista della versione teatrale di Brancaleone e la sua Armata, insieme a Gegia, Giacomo Battaglia, Gigi Miseferi.
Qui di seguito le videointerviste realizzate prima del debutto del 28 novembre al San Babila. Gli attori presentano i loro personaggi.
Gegia: lavorare con Pippo Franco
Pippo Franco: il mio Brancaleone
Tonino Tosto: i miei tre ruoli
Gigi Misiferi: Folco il capocomico
Sara Adami: il mio personaggio riserva delle sorprese
Gianni Quinto: vi aspetto
Sabrina Crocco: "sono una vergine innamorata "
domenica 26 novembre 2017
Gegia vi aspetta al San Babila
Gegia, noto volto televisivo e cinematografico, è protagonista insieme a Pippo Franco di Bracaleone e la sua armata in scena al Teatro San Babila dal 28 novembre al 3 dicembre 2017
Con la sua consueta verve e allegria racconta: «Da molti
anni lavoro con Pippo Franco, un grande artista, oltre che un ottimo regista,
che ho affiancato anche nella versione teatrale di Il Marchese del Grillo, infatti Pippo è un
artista di grande serietà e professionalità. In Brancaleone e la sua armata
interpreto Marozzia, una dei comici della Commedia dell’Arte, che cerca di
rubare perché è sempre affamata! I comici decidono di seguire il protagonista nel suo viaggio attraverso
l’Italia per riconquistare il Castello Bellafonte caduto in mano ai saraceni, arricchendo il viaggio di divertentissime gag.
Mi diverto molto poiché tra recitazione, canzoni, bellissimi costumi e
scenografie spettacolari facciamo rivivere il Medioevo. Il testo è ricco di
battute e di colpi di scene e gli spettatori si divertono molto. Amo il teatro
infatti mi ci dedico da tempo, mentre in televisione non si può guardare più
nulla, tanto meno mi interessa lavoraci! Adesso non vedo l’ora di debuttare a
Milano, città che amo, vi aspetto al San Babila»
Gegia vi invita a teatro, guardate il video, cliccando sul link: vi aspetto
Pippo Franco al San Babila è Brancaleone
Pippo Franco torna al Teatro San Babila dal 28 novembre al 3
dicembre 2017, protagonista e regista della versione teatrale di Brancaleone
e la sua Armata, insieme a Gegia, Giacomo Battaglia, Gigi Miseferi.
L’attore,
noto al grande pubblico per i suoi film e per i suoi programmi televisivi, tra
cui l’indimenticabile Bagaglino, di cui è stato protagonista per ventidue anni,
da tempo si dedica esclusivamente al teatro
La commedia, liberamente ispirata al celebre film di Mario Monicelli, con protagonista Vittorio Gassman, unisce lati ironici e tragici, facendo rivivere le imprese della scalcinata armata di Brancaleone, composta in parte da comici, alla conquista del Castello di Bellafonte caduto in mano ai saraceni. Brancaleone, al ritorno dalla Terra Santa, si sente demotivato e vorrebbe abbandonare tutto, ma quando riparte per una nuova impresa ritrova nuovo entusiasmo.«Nell’epoca in cui viviamo – spiega Pippo Franco anche regista e autore dell’adattamento teatrale – mi è sembrato giusto riproporre questo testo, una ballata che ricorda lo stile medievale, sotto forma di viaggio sia fisico che metaforico all’interno di noi stessi per capire le imperfezioni e le incongruenze anche dell’uomo contemporaneo. Ho riscritto il testo pensando agli uomini del nostro tempo che hanno perso la fiducia in se stessi. Infatti Brancaleone è un uomo che è stato soldato in Terra Santa per molto tempo e ora, tornato in Calabria, sta cercando se stesso al di là della guerra, ripercorrendo la nostra penisola.
Attraverso colpi di scena, cambi di
costumi spettacolari, canzoni come in un musical di ambientazione medievale, Brancaleone
riscopre la sua forza e si adatta alla nuova realtà che lo circonda. Alla fine
dice che noi non siamo esseri umani alla ricerca di una esperienza spirituale ma
esseri spirituali alla ricerca di una esperienza umana e lì davvero capisce se
stesso anche grazie alle persone che incontra nel suo viaggio e quello che
nella sua vita aveva rischiato di perdere e di non conoscere. Non mancherà
anche un mio monologo finale tra satira politica e di costume come è nel mio
stile.
Con il teatro San Babila ho un rapporto antico, ci ho lavorato molte volte
anche in passato, ho visto Milano cambiare e, anche se sono molto affezionato
alla Milano di una volta, questa città a volte mi sembra estranea e faccio
fatica ad apprezzarla, ma poi ripenso alle belle persone che qui ho conosciuto
come un mio professore del liceo artistico che mi ha insegnato molto.»
Sul palco del San Babila, al fianco di Pippo Franco, attori
che da tempo lavorano con lui: la divertente Gegia (Marozzia), il serio Giacomo
Battaglia (Colombello), Gigi Miseferi (Folco che coordina la banda dei comici),
Gianni Quinto, Tonino Tosto (interpreta diversi personaggi tra cui Ezzelino e
il papa), Sabrina Crocco e Sara Adami.
vi aspetto
Guarda il video promozionale dello spettacolo dalla pagina
facebook della compagnia: Brancaleone
giovedì 16 novembre 2017
Alessio Pizzech, regista di Il Seduttore di Diego Fabbri, si racconta
Il livornese Alessio Pizzech, fin da bambino si è dedicato al canto, poi ha lavorato in un circo fino a 18 anni, ora da tempo si dedica alla regia.
Nella video intervista racconta:
" le caratteristiche delle mie regie"
Al teatro San Babila fino a domenica 19 novembre dirige
Roberto Alpi, Laura Lattuada, Isabel Russinova,
Agnese Nano in Il seduttore di Diego Fabbri
Nella videointervista, cliccando sulla scritta in azzurro, scoprirete perchè Diego Fabbri
mercoledì 15 novembre 2017
il Cast di Il seduttore vi aspetta
ROBERTO ALPI LAURA LATTUADA
ISABEL RUSSINOVA AGNESE NANO
ISABEL RUSSINOVA AGNESE NANO
in scena al San Babila con
IL SEDUTTORE di Diego Fabbri
IL SEDUTTORE di Diego Fabbri
con la regia Alessio Pizzech
vi invitano a teatro, guardate il link cliccando qui: Vi aspettiamo a teatro
Le video Interviste al cast di " Il seduttore" in scena fino a domenica 19.11
Gli attori di Il seduttore di Diego Fabbri vi aspettano al Teatro San Babila fino a domenica 19 novembre 2017
Guardate i video di presentazione dei loro personaggi, cliccando sul link azzurro:
Agnese Nano è una donna innamorata
Isabel Russinova è la moglie
Laura Lattuada è una donna grintosa
Roberto Alpi è il seduttore
venerdì 10 novembre 2017
Laura Lattuada al San Babila "Torno a casa"
Laura Lattuada ritorna al Teatro San Babila, in cui si è esibita molte volte, e debutta con una commedia di Diego Fabbri, Il seduttore. Dopo anni di televisione, cinema e spettacoli teatrali con grandi attori e registi, come Gigi Proietti, Gabriele Lavia, lavora in perfetta sintonia con le sue due colleghe, Isabel Russinova e Agnese Nano, vittime del “seduttore” Roberto Alpi, diretti da Alessio Pizzech.
“Quando il regista Alessio Pizzech – racconta - mi ha proposto un testo di Diego Fabbri, autore che è tanto che non viene rappresentato, dopo aver letto la commedia, ho subito accettato perché il mio personaggio mi è piaciuto, se non mi fosse piaciuto non avrei accettato, anche se sono in lotta continua, anche durante le prove, con l’autore che ha creato il personaggio del seduttore: un uomo che illude tre donne, tenendole legate a sé, mi indigna, fa emergere la mia componente sarda, e mi ribello! Come donna non accetto infatti tale condizione della donna: il protagonista ammette infatti candidamente che l’amore non può essere trovato in una sola donna. Ne scaturisce così una battaglia continua fra me e l’autore e io lo odio perché su questo testo ha una visione della donna faticosa da conquistare e da rendere come attrice perché le donne vengono considerate dal punto di vista dell’uomo che ritiene che l’amore non possa essere unico e le tre del testo donne sanno che ci sono le altre, così l’amore si sviluppa su tre livelli.
Mi trovo molto bene a lavorare con le mie colleghe: conosco Isabel da 20 anni, abbiamo recitato insieme in Uscirò dalla tua vita in taxi, con Giancarlo Zanetti, a Roma abitiamo vicine, mentre non conoscevo Agnese, ma mi sono trovata subito bene con lei, è una donna dalla grande sensibilità, e tutte tre siamo accomunate dal fatto di amare fare teatro di qualità: scegliamo il testo non tenendo conto del successo commerciale del prodotto, ma guardiamo alla sostanza. Oggi infatti lavorare in teatro è difficile, la maggior parte delle compagnie si compone cercando un nome di richiamo, un nome popolare da mettere in evidenza sulla locandina, non cercando un bravo attore o scegliendo un testo interessante; si pensi che invece all’estero gli spettacoli sono messi sul giornale con il titolo, l’autore e il regista e il nome degli attori non compare neppure. Anche la televisione in Italia oggi non dimostra interesse per il teatro, io ho fatto tanta tv in passato, per esempio con Luciano Rispoli, ma oggi non potrei più, questa televisione non fa per me. Oggi, quando mi invitano a qualche programma televisivo, è solo per parlare di affari miei personali e non di Diego Fabbri, quindi mi tengo lontana dai programmi televisivi!
Sono felice di lavorare in teatro e di esibirmi al San Babila: per me è come tornare a casa, sono stata qui tante volte, e, quando arrivo a Milano che adoro ed entro al San Babila, provo la sensazione, la gioia e l’emozione, di quando si torna nei posti in cui si è stati in vacanza da bambini.”
Guardate il video la mia Milano
giovedì 9 novembre 2017
Agnese Nano fra le donne del Seduttore di Fabbri
Agnese Nano, noto volto cinematografico, indimenticabile per la sua partecipazione a Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, e volto televisivo, protagonista di Edera e Incantesimo, da tempo si dedica con successo al teatro. Emozionata sarà per la prima volta al Teatro San Babila di Milano dal 14 novembre in Il seduttore di Diego Fabbri, insieme a Roberto Alpi, Laura Lattuada e Isabel Russinova.
«Il mio personaggio è Alina – racconta – sono la segretaria
del seduttore, Eugenio, interpretato da Roberto Alpi, incarno le doti di gioventù
e di gioia di una ragazza innamorata dell’amore. Alina subisce il fascino del
seduttore seriale, che vede la donna come una sua proiezione, sceglie tre donne
differenti fra loro in base a uno stereotipo maschile: la moglie Norma, più
rassicurante che si occupa della casa anche se è segnata dalla morte del figlio,
Wilma, la più aggressiva e la mia Alina. Le tre donne sono tre facce di come le
donne si relazionano con gli uomini, hanno un carattere vario e complesso,
mentre gli uomini sono più bidimensionali.
Il “seduttore” di Fabbri inizia un gioco perverso, mentale con le sue tre donne, poiché in ognuna cerca una caratteristica di cui lui ha bisogno, come se fossero un’unica donna con un lato materno, uno cinico e uno giocoso. Quando ho letto il testo di Diego Fabbri l’ho subito trovato molto interessante e attuale, poiché oggi ancora di più gli uomini possono usare i social e crearsi tante identità, moltiplicarsi, come fa il protagonista della nostra commedia. Infatti, nel testo il personaggio maschile incarna un egocentrismo malato: con ogni donna si relaziona in modo diverso, così da non sapere più chi è lui in realtà. Moltiplica infatti il suo personaggio e crea tre diverse identità, così di fronte alle sfide della vita si rifiuta di andare fino in fondo, come accade ad alcuni uomini oggi. Alla fine le tre donne si raccontano in tre intensi monologhi e dimostrano di avere raggiunto una loro pace, nonostante le vicende non appaganti che hanno vissuto, mentre il seduttore mantiene la sua inquietudine, infatti è una commedia dal doppio livello, intrisa di tragico che fa riflettere oltre che divertire.
Sono contenta di debuttare al Teatro San Babila in cui non
sono mai stata e non mi dispiace essermi allontanata dalla televisione, poiché dagli
anni 80 in poi i programmi sono andati sempre più decadendo, per coinvolgere un
maggior numero di persone, mentre penso che, banalizzando i contenuti, per
allargare l’utenza, non si accontentino gli spettatori che cercano ancora una
televisione di qualità.» Ar. C.
martedì 7 novembre 2017
Isabel Russinova e i diritti delle donne di ieri e di oggi al San Babila
Isabel Russinova, nata a Sofia, in piena guerra fredda, e cresciuta a Trieste, trasferitasi a Milano, si è poi distinta come modella, conduttrice ed attrice, creando percorsi artistici in cui i diritti delle donne erano sempre al centro. Da tempo si dedica anche al teatro e ora debutta il 14 novembre 2017 al Teatro San Babila con un testo di Diego Fabbri, Il seduttore, diretto da Alessio Pizzech.
Isabel racconta il bel clima che si è creato con il resto
della compagnia, composta dal “seduttore” Roberto Alpi e da Laura Lattuada e
Agnese Nano, insieme al regista Alessio Pizzech: «Stiamo terminando le prove in
un clima di energia e positività, tutti diretti per la prima volta da Alessio,
grande professionista che ha creato fra noi una bella armonia. I miei colleghi
di scena sono così diventati tutti miei amici e appare una collaborazione in
scena che ha permesso a tutti noi di lavorare in sintonia e costruire in modo
sereno il nostro personaggio e ricreare sapore e colori di questa
avventura che stiamo affrontando insieme. Tutti abbiamo sentito la passione e lo
spessore di Pizzech che ha creato tale armonia, che non sempre è comune nel mondo
dello spettacolo. Il mio personaggio è la moglie del seduttore, rappresenta il
motivo di unione ma anche di allontanamento, è portatrice del dolore che accomuna
i coniugi per la perdita di un figlio, ma è anche l’unico punto fermo dell’uomo,
infatti in ogni unione la moglie diventa un punto di riferimento, è rassicurante e partecipa al gioco al massacro che il seduttore costruisce; è
stato interessante caratterizzare il mio ruolo senza renderlo uno stereotipo e
attribuendogli verità.
Mi dedico alla spettacolo in tutte le sue forme, come
attrice di teatro, cinema, tv e come scrittrice e operatrice culturale; mi sono
dedicata a tutti i campi con lo stesso entusiasmo, infatti un attore deve
mostrarsi in varie dimensioni e, attraverso la mia società di produzione, Ars
Millenia Production, cerco di costruire un percorso per fare esperienze a cui
tengo molto per esempio mi sono dedicata anche alla scrittura di testi incentrati sulla condizione femminile. Inoltre
sono testimonial ufficiale di Amnesty International.
Ma è altrettanto emozionante tornare a un personaggio come
quello che interpreto in Il seduttore
scritto da Diego Fabbri e diventare un donna che ha vissuto in un periodo
storico lontano dal nostro, i primi anni Cinquanta in cui l’Italia era appena
uscita dalla guerra. In teatro vedrete un mondo femminile molto diverso dal nostro
i cui non esistevano il divorzio, l’aborto, e in cui vigeva il delitto d’onore.
Attraverso il nostro allestimento di Il seduttore vedrete rivivere quegli
anni. Vi aspetto al San Babila.» Ar. C.
lunedì 26 giugno 2017
La nuova stagione 2017-2018 presentata al pubblico
San Babila 2017/2018
Marco Vaccari, direttore artistico del Teatro San Babila ha presentato alla stampa e al pubblico la nuova ricca stagione del Teatro San Babila, che, giunto alla quinta Stagione con la gestione della Fama Fantasma Srl, sta diventando teatro di produzione, formazione e di residenza teatrale favorendo anche l’incontro di diverse discipline. Infatti, oltre alla stagione di prosa, vi sarà una stagione di Operetta, con la compagnia di Elena D'Angelo, che prevede oltre ai consueti successi, come La vedova allegra e Il paese dei campanelli, Cin ci là, una novità La Principessa della Czarda di Carlo Lombardo e Mario Costa. Tutte le operette, che hanno sempre il tutto esaurito, sono allestite secondo la tradizione e con l'orchestra dal vivo e si terranno il sabato e la domenica alle ore 15:30 così da favorire anche gli spettatori che vengono da fuori Milano.
Una stagione verrà anche dedicata ai bambini, SanBabyla Famiglie, con spettacoli alla
domenica alle 15:30 che coinvolgono i bambini e i loro familiari, con la compagnia
Sogno Teatro in coproduzione con Pepita Teatro e che proporrà: La bella addormentata nel Bosco, I 4
Musicanti di Brema, Babbo Natale e La Magia Ritrovata, Cercasi Befana
Disperatamente, Il Principe Ranocchio, Pinocchio.
Inoltre anche quest’anno si terrà Mythos Festival, sotto la direzione di Vittorio Vaccaro, inserito
come progetto di teatro di innovazione e che vede protagoniste quelle compagnie
teatrali che fondano il loro lavoro su una ricerca di linguaggi nuovi a
servizio del teatro classico. Vaccaro
terrà anche un master estivo per attori professionisti.
La
stagione di PROSA prevede dieci spettacoli di cui otto sono
di autori italiani con commedie brillanti. Si inizia il 14 novembre con Il Seduttore di Diego Fabbri con la
regia di Alessio Pizzech, interpretato da Roberto Alpi, Laura Lattuada, Agnese
Nano, Isabel Russinova. Seguirà un
gradito ritorno in scena di un attore molto amato, Pippo Franco con Brancaleone e la sua armata (28
novembre-3 dicembre) ispirato al celebre film, poi il regista Saverio Marconi nei
panni di attore in Refusi di Roberta Skerl (12-17 dicembre) in cui interpreta un ex
correttore di bozze, e poi la produzione del Teatro San Babila, la
divertentissima Toccata e Fuga di
Derek Benfield con la regia di Marco Vaccari, con tra gli altri Gigi Sammarchi
in una girandola di equivoci. La stagione
prosegue con un altro ritorno al San Babila, l’attrice Barbara De Rossi con Francesco
Branchetti che è anche regista in Il
bacio di Ger Thijs, una magica storia d’amore.
Tra gli altri spettacoli Ostaggi una storia cruda e divertente con testo e regia di Angelo
Longoni e con Michela Andreozzi, Jonis Bascir, Gabriele Pignotta, Pietro Genuardi,
Silvana Bosi, inoltre poi un cast tutto al femminile con Tutte a Casa sulla Grande Guerra, testo di G. Badalucco e F. De
Angelis con Paola Gassman, Paola Tiziana Cruciani, Mirella Mazzeranghi, mentre
dal 20 al 25 marzo Antonio Grosso interpreterà Minchia Signor Tenente sulla vita in caserma. Alla fine della
stagione Patrizia Pellegrino con Stefano Masciarelli in Una moglie da rubare di Iaia Fiastri con la regia di Diego Ruiz, in una storia in
cui i ruoli di vittima e carnefice si confondono, e per finire Omicidi in Pausa Pranzo con Rossana
Carretto, Marcello Mocchi, Alfredo Colina, un giallo a suspance nell’ ufficio
di una grande azienda.
Una stagione quindi ricca di attrattiva per il pubblico
di ogni età.
mercoledì 5 aprile 2017
Sul canale youtube del Teatro San Babila le videointerviste al cast di Cancun
Gli attori di Cancun presentano i loro personaggi nei camerini e nel foyer del Teatro San Babila poco prima di andare in scena per il debutto.
Cliccate sul link in azzurro per vedere le video interviste:
PAMELA VILLORESI
BLAS ROCA REY
GIANCARLO RATTI
NICOLETTA DELLA CORTE
il regista Marco Mattolini
sabato 1 aprile 2017
Giancarlo Ratti tra televisione, teatro e radio
Giancarlo
Ratti è entusiasta di tornare al San Babila, teatro in cui ha debuttato,
neodiplomato alla Scuola del Teatro dei Filodrammatici di Miano. Ora è in scena
con Cancun di Jordi Galceràn dal 4 al 9 aprile 2017.
Racconta
Giancarlo Ratti: “Cancun è un commedia molto divertente che riserva grandi
soprese e sono contento di essere in scena con un amico, Blas Roca Rey, e con
due colleghe come Pamela Villoresi e Nicoletta Della Corte. Siamo due coppie di
sposi, amici che da venticinque anni condividono le vacanze e, questa volta,
hanno deciso di recarsi in una spiaggia del Messico, a Cancun. Il mio
personaggio è Giovanni, sposato con Francesca, interpretata da Pamela
Villoresi, mentre l’altra coppia è composta da Paolo (Blas) e Laura (Nicoletta). I
quattro amici rievocano il momento in cui, venticinque anni prima, si sono
conosciuti, quando le coppie non erano ancora formate. Inizia così un gioco
attraverso il quale ognuno di noi interpreta nuovi personaggi, immaginando nuove situazioni che avrebbero potuto accadere se le coppie non si fossero formate in
questo modo.
Quindi attribuisco diverse sfumature al mio personaggio, prima sono un po’ superbo, poi divento gioviale, burlone, sempliciotto, godereccio, anche un seduttore, anche se un seduttore impacciato! Sono molto contento di esibirmi al San Babila, perché è il teatro in cui, appena diplomato alla Scuola del Teatro dei Filodrammatici, ho debuttato con la compagnia Bosetti-Pagliai-Borboni in Tartufo di Molière. Sono ritornato poi con un testo di Roberto Cavosi sui missionari nelle Filippine che ha richiamato al San Babila, oltre al consueto pubblico, anche molti religiosi! Ora aspetto di debuttare il 4 aprile con Cancun!”
Quindi attribuisco diverse sfumature al mio personaggio, prima sono un po’ superbo, poi divento gioviale, burlone, sempliciotto, godereccio, anche un seduttore, anche se un seduttore impacciato! Sono molto contento di esibirmi al San Babila, perché è il teatro in cui, appena diplomato alla Scuola del Teatro dei Filodrammatici, ho debuttato con la compagnia Bosetti-Pagliai-Borboni in Tartufo di Molière. Sono ritornato poi con un testo di Roberto Cavosi sui missionari nelle Filippine che ha richiamato al San Babila, oltre al consueto pubblico, anche molti religiosi! Ora aspetto di debuttare il 4 aprile con Cancun!”
Ora il teatro sta cambiando, le compagnie hanno sempre tournée più brevi, quindi gli attori devono anche dedicarsi ad altro: le televisioni private hanno portato nuove opportunità di lavoro per organizzare tutti i palinsesti, così molti attori, spaziano dal teatro, alla televisione e anche alla radio. Io, per esempio, ho provato a fare il doppiaggio, ma non mi era congeniale, mentre, grazie ai Filodrammatici che avevano un canale preferenziale, ho iniziato a recitare negli sceneggiati alla radio, lavorando, tra gli altri, con Franca Nuti, Giancarlo Dettori, Giulia Lazzarini, e ora proseguo a lavorare in radio anche se con un’altra veste in Il ruggito del coniglio. Inoltre anni fa ho superato diversi provini e sono stato scelto per la fiction I Cesaroni con Claudio Amendola, in cui interpretavo Barilon, un padovano, trapiantato alla Garbatella di Roma e questo ruolo mi ha divertito molto, oltre a darmi popolarità. Mi ricordo quando il regista Vicario, mi ha chiamato per annunciarmi che avevo superato la selezione finale: stavo guardando i miei bambini fare ginnastica, e così ho chiamato subito mia moglie che mi ha ammonito: “Avverti Alessandro Gassmann!” infatti stavo per iniziare un nuovo lavoro con lui. Certe volte bisogna fare delle scelte in pochi secondi!»
venerdì 31 marzo 2017
Blas Roca Rey in Cancun al San Babila
Blas Roca
Rey con Pamela Villoresi , Giancarlo Ratti
e Nicoletta Della Corte interpreta
CANCUN
di Jordi Galceràn con la regia di Marco Mattolini, dal quale è stato
diretto anche nella scorsa stagione, con
Massimo Dapporto in Ladro di razza di
Gianni Clementi, con la
produzione Teatro San Babila e Fama Fantasma Srl.
Racconta infatti
Blas Roca Rey: “Quando La Contrada mi ha sottoposto il copione di Cancun, mi ha subito entusiasmato, perché
conoscevo già il testo, quindi ho
aderito con gioia, fin dalla prima edizione teatrale con Mariangela D’Abbraccio,
poi ora, per il debutto milanese e per le repliche romane, è entrata nel cast Pamela
Villoresi, attrice straordinaria, che, in soli sei giorni di prove, ha
costruito il suo personaggio alla perfezione, rivelandosi molto adatta a questo
ruolo. Il mio personaggio è un po’ complicato, visto che la trama ruota attorno
a una serie di colpi di scena, e il mio ruolo è in continuo cambiamento così da
poter offrire una serie di possibilità interpretative che lo rendono stimolante.
Sono, inoltre, felice di esibirmi a Milano, città che, come Roma, Torino,
Genova, offre molte possibilità di intrattenimento agli spettatori, perciò
sentirsi scelti fra tante proposte, è una bella soddisfazione. Anche quando ci
esibiamo in provincia il pubblico è calorosissimo, perché essendoci spesso un
solo teatro, con una sola stagione la gente ci accoglie a braccia aperte e spesso si possono incontrare veri e
propri appassionati ed intenditori di teatro.”
Blas Roca
Rey, che si è esibito spesso anche al cinema e a teatro, spiega: “sono due
facce dello stesso lavoro, ma anche modalità molto diverse di lavorare: al
cinema o in tv lavori sulle singole scene e devi, in pochi minuti, dare il meglio
di te, come un velocista per usare una metafora
sportiva, mentre in teatro devi essere un maratoneta, cioè dare il meglio per
tutta la durata dello spettacolo e della tournée. Ai giovani che vogliono dedicarsi al teatro consiglio di osare, cercare nuovi testi, non fossilizzarsi nei
classici e dedicarsi a questo lavoro con dedizione ed entusiasmo, come facciamo
noi.”
giovedì 30 marzo 2017
Pamela Villoresi ritrova il suo pubblico a Milano
Dal 4 al 9
aprile 2017 al Teatro San Babila Pamela Villoresi è protagonista, con Blas Roca
Rey, Giancarlo Ratti, Nicoletta Della Corte, di Cancun di Jordi Galceràn, con la regia Marco Mattolini e la produzione
di La Contrada Teatro Stabile di Trieste.
La divertente commedia dell’autore catalano racconta di due coppie di amici che vanno in vacanza insieme a Cancun, forti della loro ventennale amicizia, ma la convivenza si rivelerà piena di divertenti soprese.
Pamela
Villoresi, beniamina del pubblico, torna in teatro proprio per interpretare Cancun, come racconta: «avevo preso un
anno sabbatico dal teatro per dedicarmi al cinema, infatti ho due film in
uscita, uno con Alessandro Haber, l’altro con Milena Vukotić e Piera Degli
Esposti, ma poi mi hanno sottoposto questa commedia, molto intelligente,
deliziosa, spiritosa che fa anche molto riflettere, infatti l’incipit, secondo
me, potrebbe essere quella famoso frase di Shakespeare “non bisogna sognare
troppo perché poi i sogni si avverano e
ti colgono di sorpresa”. Infatti racconta di due coppie di amici che, complice
una notte in cui bevono un po’ troppo, esprimono i desideri inespressi che
rischiano di turbare la loro vita quotidiana. Se pensiamo infatti alla società in
cui viviamo, rincorrendo desideri effimeri, si rischia di scoprire che non si
vuole realmente quello che si sogna. Inoltre, con i miei colleghi mi diverto
moltissimo, sono molto spiritosi e, a volte, durante le prove ridevamo così
tanto che non riuscivamo neppure ad andare avanti a recitare. Ogni tanto mi diverte
infatti tornare a recitare in ruoli comici. »
Per Pamela
Villoresi è sempre emozionate tornare a Milano, la città in cui si è esibita quando
era diciottenne al Piccolo Teatro con Giorgio Strehler, con il quale ha poi collaborato
per molti anni, come ricorda: «il mio pubblico è a Milano, quel pubblico che
ogni volta che ritorno mi comunica affetto e simpatia. Da quando Giorgio è morto
al Piccolo c’è un’altra famiglia e molti di noi sono esclusi, ma quando ci vado
le maestranze - portieri, sarte, tecnici - e gli spettatori mi riconoscono e mi
festeggiano, per loro sono sempre Pamelina, la ragazzina che ha debuttato lì. A
Milano, inoltre, ho vissuto per anni, i miei figli hanno frequentato qui le
scuole, ora mia figlia minore lavora nella Casa della Carità con don Colmegna,
inoltre qui ho amici storici intramontabili. Quando sono a Milano provo un
sentimento duplice: nostalgia per quel meraviglioso e superlativo teatro che ho
vissuto e fatto per molti anni, e che non esiste più, ma anche la gioia di
sentirmi a casa, grazie appunto al mio pubblico che mi segue a teatro sempre
con molto affetto, e che ora aspetto al Teatro San Babila.»
domenica 19 marzo 2017
Al San Babila grande successo per Qualche volte scappano
Oggi 19 marzo, ore 15:30, ultima replica di Qualche volta scappano con Rosita Celentano, Pino Quartullo e Attilio Fontana. Una divertentissima commedia ma anche una riflessione sul ruolo che gli animali domestici occupano nelle vite dei loro proprietari.
Fra il numerosissimo pubblico tanti ospiti vip...li riconoscete?
Fra il numerosissimo pubblico tanti ospiti vip...li riconoscete?
martedì 14 marzo 2017
Il video di presentazione girato in camerino da Attilio Fontana
Un eccezionale backstage! Il video degli attori di Qualche volta scappano girato da Attilio Fontana nel camerino del Teatro San Babila a pochi minuti dal debutto milanese.
Rosita Celentano- Pino Quartullo- Attilio Fontana vi presentano lo spettacolo: vi divertirete
sabato 11 marzo 2017
Pino Quartullo attore e regista al San Babila
Dal 14 al 29 marzo l’attore e regista Pino Quartullo con
Rosita Celentano e Attilio Fontana è protagonista e regista, al Teatro San
Babila, di Qualche Volta Scappano, testo da lui adattato dalla commedia Toutou di Daniel Besse e Agnès Besse.
Pino Quartullo, che, oltre a dirigere i suoi attori in scena, insegna anche recitazione all’Accademia Act Multimedia a Cinecittà a Roma, afferma: «ai giovani consiglio di studiare e di essere prepararti tecnicamente, così da poter far vedere le proprie capacità, non devono aspettare occasioni speciali per farsi notare, o aspettare di essere chiamati, i giovani devono essere propositivi, devono proporre qualcosa di nuovo, coltivare nuove idee. Inoltre, consiglio a coloro che vogliono fare il mestiere di attore di cercare dentro se stessi e nella sfera emozionale dei personaggi che interpretano la giusta modalità di caratterizzare il proprio personaggio.» Ar. C.
venerdì 10 marzo 2017
Rosita Celentano a teatro con il suo amore per gli animali
Al Teatro San Babila, il 14 marzo Rosita Celentano con Qualche volta scappano debutta in teatro, al fianco del regista e attore Pino Quartullo e all'attore e cantante Attilio Fontana in una divertente commedia in cui emerge il suo amore per gli animali, tanto che in scena si esibisce con una altro debuttante, il suo cane nel ruolo di Toutoù, attorno alla cui fuga da casa ruota la commedia. Infatti Rosita interpreta Marzia, sposata con Alessandro (Pino Quartullo), che quando perde il suo cane, suggestionata dall’amico Paolo (Attilio Fontana) teme che esso sia scappato volontariamente.
“Il mio
personaggio mi è stato cucito addosso: conosco Quartullo da molti anni, ma con
questa commedia brillante mi ha convinto a recitare in teatro, perché uno dei
personaggi è proprio un cane! Io mi adopero per i diritti degli animali e il
mio compagno, Angelo Vaira, è un istruttore cinofilo. Ho deciso così di
interpretare il personaggio di Marzia: possiede da sei anni un meticcio, che ha
salvato durante una missione umanitaria, così impazzisce dal dolore quando scopre
che, una sera il cane, dopo essere uscito con suo marito, è scappato, quindi i
due coniugi iniziano a pensare se il cane gli abbia abbandonati! Ho sempre
voluto fare l’attrice, anche se prima pensavo al cinema, e quando mi facevano
le proposte per il teatro non mi convincevano mai, fino a che ho scelto di
essere diretta da Quartullo perché è un ottimo regista, molto generoso, so come
lavoro, mi sono poi trovata nel posto giusto al momento giusto, anche forse perché
prima non ero davvero pronta neppure io per il teatro.»
E cosa prova a debuttare al Teatro
San Babila, a Milano, la sua città?
«Io adoro
Milano, negli ultimi anni è migliorata moltissimo, anche i milanesi si danno da
fare per rendere la città sempre più vivibile. Se vivi e lavori a Milano, hai
tanti servizi, mezzi pubblici che funzionano, puoi scoprire zone nuove e
moderne, trovare continue novità
culturali, artistiche, nuovi negozi,
puoi scegliere tra moltissimi locali e ristoranti. Sono contenta di recitare a
Milano, sono curiosa di vedere come ci accoglieranno gli spettatori; nel
pubblico ci saranno anche tanti miei amici e, per me, sarà una festa. In
generale nella vita io non mi aspetto nulla, ma sono curiosa di sapere come qui
percepiranno la commedia. Tuttavia sono convinta che piacerà perché è talmente bella
che non potrà che stupire, quindi vi aspetto al San Babila!» Ar. C.
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