domenica 29 novembre 2015

Gli attori di Nina presentano i loro personaggi in video

Guardate i video, gli interpreti di Nina sul palco o in platea del Teatro San Babila ci raccontano i loro personaggi



Vanessa Gravina: La mia Nina



Riccardo Polizzi Carbonelli: Gerardo, l'amante di Nina


Edoardo Siravo: Adolfo, il marito di Nina
Gli interpreti di Nina vi invitano al Teatro San Babila

Guarda il video Vi aspettiamo

Vanessa Gravina, Edorado Siravo e Riccardo Polizzi, insieme al regista Patrick Rossi Gastaldi salutano il pubblico e ricordano Luca De Filippo scomparso prematuramente


 
 

giovedì 26 novembre 2015

Riccardo Polizzi Carbonelli un dandy che seduce anche Nina


Riccardo Polizzi Carbonelli, celebre volto televisivo anche per il ruolo di Roberto Ferri nella soap opera Un posto al sole, interpreta Gerardo, l’amante di Nina nel testo del commediografo francese Andrè Roussin

 



 
foto di Massimo Rubini
 
Riccardo Polizzi Carbonelli spiega le caratteristiche della commedia Nina e in particolare del suo personaggio: «Nina, suo marito Adolfo e il suo amante Gerardo che io interpreto, hanno un desiderio di vivere, ognuno con caratteristiche proprie, il mio Gerardo è desideroso di cambiare le sue abitudini di seduttore annoiato, è stanco della sua routine, avverte un disagio quasi moderno, ma non ha gli strumenti per cambiare la sua vita, è un dandy che entra in scena dichiarando “faccio una vita idiota”, vivendo una contraddizione interiore, così mi diverto  a caratterizzarlo e mi lascio guidare dal testo e dalla regia.» 
Riccardo Polizzi Carbonelli, che recita spesso in tv, chiarisce come cambia il modo di recitare utilizzando o meno il microfono: «Oggi recitare con i radiomicrofoni è più facile rispetto agli attori di prosa di una volta, è frequente invece sentirsi dire da un  regista televisivo di “ timbrare di meno” la voce per essere meno teatrale, gli attori inglesi con o senza microfono hanno invece una recitazione più potente ottenuta spingendo il loro diaframma, così che la voce arrivi fino all’ultima fila. Oggi lavorare in teatro è difficile perché le persone sono abituate a una fruizione veloce, anche per colpa della televisione, già quando parli a una persona  per più di cinque minuti non sai se ti ascolta; quando recito e vedo il riverbero dello schermo dei telefonini sul volto dello spettatore che lo usa durante lo spettacolo mi indispongo, capisco se uno è un medico, che deve rispondere, ma gli altri…La gente non è più abituata ad assistere concentrata ad uno spettacolo, pur avendo scelto di uscire di casa per andare a teatro.»

Edoardo Siravo, il marito di Nina, racconta il suo personaggio

Edoardo Siravo, attore e doppiatore, oltre che regista di prosa e di lirica,  rappresenta il marito di Nina, interpretata da Vanessa Gravina, nella commedia di Andrè Roussin in scena al Teatro San Babila fino al 6 dicembre.


Edoardo Siravo spiega la peculiarità di Nina: «è una novità, in Italia era un po’ di tempo che non andava più in scena, inoltre in questi anni abbiamo assistito a un degrado del teatro comico, mentre la commedia francese boulevardier  crea situazioni con episodi divertenti, ma che contengono sempre un pensiero, una critica sociale; Roussin  è straordinario, dietro ai suoi testi si intravvede anche una anticipazione del mondo femminista, si sentono  velature di Pirandello,  di Tennessee Williams, si scopre che è un grande autore che fa riflettere divertendo. La regia di Gastaldi-Strabioli ha reso ancora più brillante la commedia, dato che loro hanno nel dna la capacità di valorizzare la comicità. Poter portare in scena il testo non è stato facile, ma, dopo varie vicissitudini, arriviamo al Teatro San Babila, una piazza importante, rassicurati dalla nostra intuizione sulla gradevolezza di questo spettacolo, che riserva anche delle soprese; confidiamo quindi che sarà apprezzata dal pubblico milanese come è successo a Napoli.»
 

mercoledì 25 novembre 2015

Vanessa Gravina è l'affascinante Nina nella commedia di André Roussin con la regia di Pino Strabioli e Patrick Rossi Gastaldi

Vanessa Gravina, da enfant prodige ricercata da fotografi e registi, a noto volto delle fiction, ora è protagonista dell’affascinante Nina di André Roussin con la regia di Pino Strabioli e Patrick Rossi Gastaldi, in scena dal 27 novembre al 6 dicembre 2015 al Teatro San Babila


 

Vanessa Gravina, nata a Milano e romana d’adozione, esordisce giovanissima con famose campagne pubblicitarie e fotografiche di artisti come Fabrizio Ferri, Richard Avedon, Gilles Tapie, Angelo Frontoni e Oliviero Toscani, si dedica poi al cinema e alla fiction tv (tra cui Incantesimo, Sospetti 3 di Luigi Perelli, Gente di mare di Vittorio de Sisti, Un caso di coscienza 4, regia di Luigi Perelli, Cento Vetrine di Daniele Carnacina, Butta la luna 2 di Vittorio Sindoni, Madre, aiutami di Gianni Lepre.) In teatro ha interpretato, tra gli altri ruoli, La donna del mare di Ibsen, diretta da Giorgio Strehler, La signorina Giulia, con la regia di Armando Pugliese, ha recitato in Vestire gli ignudi di Luigi Pirandello, Le troiane di Euripide, Pilato sempre di Giorgio Albertazzi, per la regia di Armando Pugliese. È stata Clitemnestra nell’Orestea di Eschilo, Caterina nella Bisbetica domata di Shakespeare, Corie Bratter in A piedi nudi nel parco di Neil Simon e ora recita, insieme a Edoardo Siravo e Riccardo Polizzi Carbonelli, in Nina di André Roussin, ruolo che ha fortemente voluto.
 

 

Infatti racconta: «Non ho voluto rinunciare a questo spettacolo che ho anche finanziato, in seguito ai tagli ministeriali, e, grazie anche al sostegno del regista e direttore artistico Marco Vaccari, attendo con gioia il debutto a Milano. Mi sento parte integrante della riuscita di Nina, quando infatti porti avanti un progetto in cui credi senti la fatica ma anche la soddisfazione di un lavoro di responsabilità.»
Vanessa spiega: «lo spettacolo è nato dall’incontro piacevolissimo con i due registi, Pino Strabioli, che conosco da tempo, e Patrick Rossi Gastaldi. Hanno creato un allestimento con costumi retrò, nelle meravigliose scenografie di Bruno Garofalo, mantenendosi fedeli agli anni ‘40 in cui il testo è ambientato, ma arricchendolo con la mentalità moderna, poiché noi attori siamo figli del nostro tempo. Nina è legato al perbenismo borghese dell’epoca che diventa una gabbia sociale dalla quale le persone non possono mai evadere, come ci racconta Roussin. Infatti, al di là della trama che è un triangolo amoroso tra una donna affascinante, il marito e l’amante, ci sono spunti di riflessione, come l’impossibilità di uscire dal proprio ruolo, che imprigiona i personaggi come una maschera pirandelliana. I nostri registi hanno ideato un meccanismo a orologeria perfetto, curando in profondità ogni aspetto, dai toni della recitazione, al contesto sociale, mantenendo ritmi incalzanti. La mia Nina, come dice Patrick Gastaldi è una “virago” che entra in scena con energia e deve essere il motore dello spettacolo, senza fermarsi mai, coinvolgendo con arguzia a volte il marito, a volte l’amante. È una commedia che tuttavia fa anche riflettere, infatti ognuno vorrebbe la vita dell’altro, così si trasmette anche una sensazione di tragicità.»



La Gravina, che ha iniziato la sua carriera da bambina, guarda ora con tenerezza ma anche con occhio critico ai tanti bambini  e adolescenti protagonisti di programmi in tv e afferma: «Oggi c’è tanto voyerismo in tv, si vuole trovare nei bambini un talento a tutti i costi. Inoltre io ho scoperto il mio essere attrice appassionandomi alla recitazione e non per vizio altrui, cioè per decisione della mia famiglia, infatti ribelle come ero, se questo lavoro non mi fosse piaciuto, avrei smesso. Tanto che anche ora ho deciso di scegliere io in quale ambito lavorare, anche rischiando, piuttosto che aspettare una telefonata per una convocazione in tv! Io ho iniziato a lavorare quando c’era un grande boom pubblicitario, prima di dedicarmi al cinema con Colpo di fulmine, venivo dall’ambiente milanese di glamour legato alla moda con famose campagne pubblicitarie, ero già stata davanti alla pellicola fotografica prima di quella cinematografica, ma in teatro ho scoperto la mia vera passione che mi ha portato a lavorare anche oggi, scegliendo proposte di qualità: oggi recitare in Nina è una delle più importanti occasioni della mia carriera.» Ar.C.
 
 

mercoledì 18 novembre 2015

Aspettando Nina in scena dal 27 novembre 2015

Pino Strabioli, reduce dai successi di L'abito della sposa, presenta in anteprima per noi

NINA

di André Roussin di cui è regista, insieme a  Patrick Rossi Gastaldi, in scena al Teatro San Babila dal 27 novembre al 6 dicembre 2015


Guarda la sua videopresentazione:  Pino Strabioli presenta Nina


domenica 8 novembre 2015

Pino Strabioli racconta il suo personaggio


 
 
Pino Strabioli, attore, regista e conduttore televisivo, illustra la particolarità di L’abito della sposa di Mario Gelardi, con la regia di Maurizio Panici, spettacolo di cui è protagonista, insieme ad Alice Spisa, vincitrice nel 2013 del prestigioso Premio Ubu under 30
Fino al 15 novembre al Teatro San Babila di Milano
 
 
 
«Lo spettacolo è ambientato nel 1963 e Mario Gelardi ha pensato per me il personaggio del sarto, mi ha quasi cucito addosso un abito teatrale su misura, costruendo un piccolo affresco, anche storico, degli anni Sessanta. Infatti, nella piccola sartoria napoletana in cui Lucio lavora con Nunzia, rivivono, attraverso la radio, la cronaca rosa, come il matrimonio Ponti – Loren e la visita in Italia di Kennedy, ma anche la grande storia come la tragedia del Vajont, racconti di vicende di cui tanti spettatori si ricorderanno, mentre i giovani possono conoscerle meglio. »
Elemento fondamentale dello spettacolo è la musica che irrompe attraverso la radio presente in ogni casa dell’epoca: racconta infatti Strabioli: «allora la finestra sul mondo erano le canzoni di un’Italia che cantava sempre, così le note di Mina, del festival di Napoli, e, in particolare, le trascinanti canzoni di Rita Pavone - la cantante preferita di Lucio  rendono protagonista la musica. In scena compare anche un mangianastri che molti spettatori riconosceranno con nostalgia; così la musica, le piccole e semplici vite dei due personaggi danno un tocco poetico e di tenerezza allo spettacolo.»
Pino Stabioli è entusiasta di tornare a recitare in teatro, anche perché da molto tempo si batte anche in televisione perché l’arte teatrale sia conosciuta e apprezzata da tutti con trasmissioni incentrate sulla memoria teatrale e sui grandi interpreti come Paola Borboni, Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Franca Valeri, Gigi Proietti, Piera Degli Esposti, Valentina Cortese e Carlo Giuffrè e Paolo Poli.
Strabioli, da attento uomo di spettacolo, è anche consapevole che, data la crisi che sta vivendo il teatro, è utile cercare nuove strategie, così punta sul web come racconta:  «Oggi bisogna rivedere il progetto culturale di questo paese, bisogna mettersi a tavolino e ripensare alla cultura, come industria produttiva; lavorando con Paolo Poli in E lasciatemi divertire e poi con Piera Degli Esposti, ho visto quanto si possono coinvolgere i giovani attraverso il web, così che a loro il teatro non appaia come un reperto da museo: attraverso i post e i twitter pensati per promuovere a Roma  lo spettacolo Wikipiera – titolo ispirato a Wikipedia – interpretato da Piera degli Esposti,  i giovani sono accorsi a teatro per conoscere la vita di questa singolare attrice. Quindi ben vengano i social network se sono strumenti per invitare i giovani allo spettacolo dal vivo! »

Guarda il video sul nostro canale youtube, cliccando qui:  Pino Strabioli presenta il sarto Lucio




 
 
L'abito da sposa sul palco del Teatro San Babila

 

Pino e Alice sul palco del San Babila vi invitano a teatro

Vi aspettiamo

Leggi sulla pagina Facebook di Rita Pavone il suo commento a L'abito della sposa. Grazie Rita!


 


Dalla pagina Facebook di Rita Pavone


 



Foto di Carlo Tomeo

leggi il testo completo qui sotto  

o vai al link https://www.facebook.com/Rita-Pavone-Small-Wonder-307323449494/?fref=nf

Rita Pavone - Small Wonder

Ieri sera ho assistito al Teatro San Babila di Milano ad una divertentissima commedia dal titolo " L'abito della sposa " , commedia che vede protagonisti in scena un duo smagliante: un trascinante e simpaticissimo Pino Strabioli e una nuova eccellente scoperta teatrale, la giovane Alice Spisa, la quale ha vinto il premio UBI come migliore attrice debuttante proprio con questa commedia.
La storia, semplice ma molto divertente ,si svolge nei primi anni '60 nell'atelier di un...
sarto la cui attività è prevalentemente rivolta alla realizzazione di uniformi militari, il quale però un giorno si vede ordinare un abito da sposa. Cosa questa che lo manda in visibilio perché tale creazione potrà finalmente dargli modo di dimostrare le sue innate, e ancora nascoste, capacità di stilista di moda femminile.
Quello stesso giorno, sempre all'atelier,si presenta una ragazza che chiede di essere messa alla prova come aiuto sarta. E' una ragazza piuttosto chiusa in sé stessa, di poche parole. L'esatto opposto di colui, che poi diventerà il suo datore di lavoro, che invece, oltre ad essere ciarliero e alla mano, ama la musica e ha una passione sfrenata per Rita Pavone. Passione questa che diventa quasi parte integrante della storia, che ne delinea i momenti salienti, siano questi allegri oppure drammatici, come la morte del Presidente John Fitzgerald Kennedy o la tragedia della diga sul Vajont .
La lunga lavorazione di questo abito nuziale, ricco di roselline e di tulle, non solo sfocerà in una bella amicizia tra i due, ma porterà alla rivelazione di qualcosa di sorprendente che è poi il fulcro dell'intera storia. E tutto questo sottolineato, ripeto, da una colonna sonora decisamente pavoniana.

Detto questo, ora è giusto che sappiate un piccolo antefatto. Pino Strabioli già l'anno scorso mi aveva invitata a vedere questa commedia a Roma, ma proprio non mi era stato possibile accontentarlo. Non potevo quindi mancare alle recite milanesi. Certo io sapevo, me l'aveva anticipato lui stesso, di fare parte della colonna sonora del lavoro ,ma ignoravo totalmente di essere "LA" colonna sonora ! Quindi con grande sorpresa, al finale, sui doverosi ed affettuosi applausi che il folto pubblico del San Babila ha tributato ai due straordinari protagonisti, sono stata presentata anch'io, che sedevo in sala quale spettatrice, e il pubblico presente mi ha acclamata quasi facessi parte del cast..! Ed allora , mi sia concesso confessarlo,ecco che la Pavone ha fatto la..... ruota!

"L'ABITO DELLA SPOSA "
Con Pino Strabioli e Alice Spisa
Teatro San Babila di Milano fino al 15 Novembre

NON MANCATE !!!!!

 

 

sabato 7 novembre 2015

Rita Pavone nel pubblico del San Babila

 

 

Anche Rita Pavone, presente alla prima milanese al Teatro San Babila di L'abito da sposa di Mario Gelardi, applaude entusiasta gli interpreti Pino Strabioli e Alice Spisa che hanno riscosso un grande successo di pubblico. Il sarto Lucio e la sua assistente Nunzia preparano un importante abito da sposa, ascoltando alla radio le canzoni di Rita.

Lo spettacolo è in scena fino al 15 novembre.



 
 
 

  


giovedì 5 novembre 2015

Il sarto su misura e la ricamatrice che non ti aspetti



Un sarto di abiti militari e la sua apparentemente timida assistente si improvvisano stilisti per l’abito da sposa della figlia del capitano, in un tenero affresco degli anni Sessanta, scritto da Mario Gelardi per un brillante Pino Strabioli e l’attrice rivelazione Alice Spisa. Tutto sulle note della straordinaria musica anni Sessanta e in particolare sulle canzoni di Rita Pavone di cui il sarto protagonista è un fan.