sabato 24 febbraio 2018

Le videointerviste al cast di "Ostaggi " di Angelo Longoni


Dal palcoscenico del Teatro San Babila di Milanoprima del debutto: 

cliccando sui nomi del cast  guardate i video


le videointerviste a 


MICHELAANDREOZZI

 JONIS BASCIR

PIETRO GENUARDI

GABRIELEPIGNOTTA

SILVANA BOSI

protagonisti di

OSTAGGI

scritto e diretto da ANGELO LONGONI



vi aspettano in teatro: " vi sorprenderemo con il testo di Longoni"





venerdì 16 febbraio 2018

Michela Andreozzi al San Babila


Michela Andreozzi con Jonis Bascir, Pietro Genuardi, Gabriele Pignotta, Silvana Bosi è protagonista di Ostaggi del nuovo testo del drammaturgo e regista Angelo Longoni. La compagnia sarà al Teatro San Babila di Milano dal 23 al 25 febbraio 2018.


L’attrice e drammaturga Michela Anderozzi, che ha lavorato molto al cinema e in tv, torna sempre con gioia a Milano, città che ama e in cui lavora sempre volentieri. Dal 23 febbraio è in scena al Teatro San Babila con Ostaggi di Angelo Longoni e così introduce il suo personaggio: «sono una ragazza romana, abbastanza semplice e vera, una che dice pane al pane, vino al vino, in modo diretto, un po’ alla volta nello spettacolo si scopre che ha fatto l’infermiera, ma, a causa della crisi economica,  si è messa a fare il mestiere più antico del mondo, ma in versione moderna, è una  escort 2.0, riceve al telefono, utilizza app e siti; è, tuttavia, una ragazza coraggiosa e verace, come sono io, stabilisce una grande empatia con gli altri ostaggi e con il sequestratore ed è doppio come tutti i personaggi di Longoni che è dura fuori ma morbida dentro. Angelo Longoni ha una sua tecnica drammaturgica strutturata in modo efficace e che fa presa sul pubblico: unisce comicità a fatti drammatici con un linguaggio chiaro e preciso, parlando anche di cose attuali. 

foto di Marina Alessi
Anche io quando scrivo per il teatro, ritengo che si debbano avere delle buone idee, utilizzando un proprio linguaggio. Quando ho scritto il mio primo film ho parlato di donne, oggi le fiction mettono spesso al centro le donne, ma al cinema se vuoi essere una regista, come sono io, devi lottare e devi darti da fare il doppio degli uomini e non arrenderti mai. Come negli altri settori, spesso il mondo del lavoro è maschile. Adesso sono felice di essere a Milano, debuttiamo nei giorni della settimana della moda e sono sicura che passeremo giorni piacevolissimi con il pubblico milanese del San Babila.» Ar. C.


giovedì 15 febbraio 2018

Risate amare in Ostaggi di Angelo Longoni

Il nuovo testo del drammaturgo e regista Angelo Longoni, Ostaggi, debutta al Teatro San Babila di Milano dal 23 al 25 febbraio 2018 con Michela Andreozzi, Jonis Bascir, Pietro Genuardi, Gabriele Pignotta, Silvana Bosi.


Torna al San Babila, il regista e drammaturgo Angelo Longoni con un suo nuovo testo, Ostaggi, incentrato su drammatici episodi di cronaca che si sono verificati in questi anni di crisi economica: «dal 2008, anno della crisi economica - racconta Longoni - si sono verificati molti casi, anche violenti e autolesionistici di imprenditori, che sono stati vessati dallo Stato, dalle banche, dai creditori, da Equitalia  e che sono andati fuori di testa, poiché non sono riusciti a pagare gli stipendi e a reggere allo stress emotivo e finanziario della propria condizione, così hanno commesso atti deprecabili, anche se in un certo modo giustificabili.
In Ostaggi racconto appunto la storia di un imprenditore disperato che prende in ostaggio alcune persone che si trovano in una panetteria, innescando reazioni imprevedibili tra gli ostaggi che rivelano le loro difficoltà e solidarizzano fra loro.  Al di là del fatto che questi gesti di disperazione possono essere criticabili rappresentano uno spaccato del paese che dura da 10 anni. Io non faccio il giornalista o il sociologo ma in teatro voglio rappresentare la realtà, così  tutto lo spettacolo è giocato su più livelli: si assiste a un momento drammatico, come un sequestro, ma in alcuni momenti subentra una vera comicità di situazioni. Quando si vuole trasmettere un contenuto, non bisogna dimenticarsi che si fa spettacolo e che l’attenzione dello spettatore va attirata, così mostrare azioni e comicità in scena funziona: gli ostaggi si rivelano imprevedibili, infatti sono tutti deboli socialmente, una ex infermiera diventata prostituta,  una signora anziana che sopravvive con una pensione da fame, un extracomunitario che viene denigrato, mentre il panettiere è l’unico attivo socialmente, che lavora e guadagna,  ma  è preso di mira dal furto, poi si rivela  razzista e usa luoghi comuni e dice ovvietà in cui in cui poi la maggior parte degli italiani si riconosce. Lo spettacolo sta riscuotendo grande successo perché il pubblico si riconosce nelle difficoltà e nei sentimenti dei personaggi.»


Angelo Longoni, che si è diplomato alla Paolo Grassi di Milano ed è vicedirettore del Centro di Drammaturgia Contemporanea afferma: «non si impara a scrivere solo con la scuola, bisogna avere una creatività innata e la voglia di esercitarsi, si impara a scrivere, scrivendo ed esercitandosi con costanza. Oggi ci sono molti autori italiani, ma bisogna sostenerli e farli conoscere, come stiamo facendo anche con il sito del Centro di Drammaturgia, in cui ogni autore può registrarsi e pubblicare i suoi testi così da avere maggior visibilità. Cerco di essere utili agli autori. L’Italia è un popolo provinciale, noi andiamo a teatro a vedere la drammaturgia degli altri paesi, ma poco ci informiamo sui nostri autori contemporanei: Inoltre è difficile che i paesi stranieri si occupino della nostra drammaturgia, quindi dobbiamo cercare di sprovincializzarci, anche promuovendo le traduzioni e gli scambi con altri paesi.» Ar. C.