mercoledì 22 maggio 2019
sabato 18 maggio 2019
Max Pisu è "il rompiballe " di Veber
Max Pisu è in scena al Teatro San Babila dal 21 al 26 maggio
2019, insieme a Claudio Batta, e con Lucia Marinsalta, Claudio Moneta, Roberta
Petrozzi e Giorgio Verduci in Il rompiballe di Francis Veber.
Gli attori, diretti da Marco Rampoldi, con la scenografia
ideata e realizzata da Marco Rossi e Mattia Bardoni, con i costumi di Francesca
Faini divertiranno il pubblico con le avventure di un “rompiballe”, un
fotografo depresso e con tendenze suicide, interpretato appunto da Pisu, che
manda a monte gli intenti omicidi di un killer (Claudio Batta), ingaggiato
dalla malavita per eliminare un politico, piazzandosi in una camera d’albergo. Attraverso il divertente meccanismo della
commedia degli equivoci i due (fotografo e killer) si trovano in stanze
contigue e si intralciano a vicenda, dando vita a una commedia di puro
divertimento, con una girandola di personaggi che entrano ed escono e con colpi
di scena.
Max Pisu, attore e cabarettista e noto attore comico di Zelig con il
personaggio di Tarciso, interpreta ora il “rompiballe” e afferma: «Pignon è il
rompiballe, si avvicina molto a me, perché è ridicolo in un modo cicino alla
mia vena comica, combina casini ed è malinconico, cinico e mi trovo bene in
questi panni. Il regista mi Marco Rampoldi mi conosce e mi dirige nel comico da
tempo, quindi ha pensato che questo personaggio potesse andare bene per me;
insieme abbiamo già fatto La cantatrice
calva e ci siamo capiti subito, così in alcune scene mi ha lasciato carta
bianca.
Dopo aver recitato in tanti monologhi, mi piace dedicarmi
alle commedie in cui cambia il meccanismo comico: rispetto al cabaret, in cui
sei solo e al centro della scena, nella commedia a volte sei spalla, a volte
sei protagonista. Quando torno a Milano gioco in casa, il pubblico mi conosce e
mi viene a vedere aspettandosi un certo tipo di teatro da me. In Il rompiballe anche noi attori ci divertiamo
molto, siamo gli infatti un bel gruppo affiatato. Spesso faccio lunghe tournée
e ritengo importante per gli attori recarsi anche in piccoli centri, in cui
scopro teatri bellissimi e in cui si lavora bene e ci sono molti abbonati; il ruolo dell’attore è anche quello di piacere
a tutti e diffondere il teatro.
Oggi i nuovi compici hanno più difficoltà, rispetto a noi,
che negli anni Ottanta e Novanta lavoravamo nei locali e così, facendo la
gavetta, abbiamo potuto avere successo in televisione con trasmissioni come
Zelig. Oggi i giovani seguono meno il cabaret e si divertono in modi diversi rispetto
a qualche anno fa, le abitudini stanno cambiando. Mentre la commedia è un
genere che ha sempre successo, quindi vi aspetto a Milano, al San Babila con il
mio divertente Rompiballe.» Ar. C.
venerdì 17 maggio 2019
Un divertente Killer in Il rompiballe
Dal 21 al 26 maggio 2019 Max Pisu e Claudio Batta, con Lucia Marinsalta, Claudio Moneta, Roberta Petrozzi e Giorgio Verduci debuttano in Il rompiballe di Francis Veber con la regia di Marco Rampoldi.
Un killer, nascosto in una camera d’albergo, e un fotografo “rompiballe” che stravolge i suoi piani, trovandosi casualmente nella stanza attigua, interpretati rispettivamente da Claudio Batta e Max Pisu, sono i protagonisti della esilarante pièce di Veber. Claudio Batta, che è stato Capocenere, l’enigmista di Zelig e il capo-cella Ciccio, protagonista della sit-com Belli Dentro, ambientata in carcere, e, ha portato in scena diverse commedie con la compagnia "Tempi Moderni" da Agatha Christie, ad Anton Cechov, da Michael Frayn, a Georges Feydeau, oltre ai suoi monologhi Da quando ho famiglia sono single e Agrodolce, ora viene diretto da Marco Rampoldi. “Interpreto un divertente killer che cerca di uccidere un noto politico in Il rompiballe, che debutta al San Babila, una commedia degli equivoci, come la celebre Cena dei cretini dello stesso autore- racconta Batta. Tutte le vicende si susseguono in chiave comica in un testo che crea suspance e rimane misterioso e anche il mio personaggio del killer subisce una divertente evoluzione.
Dopo aver interpretato diversi monologhi, come Agrodolce, dedicato all’alimentazione, e Da quando ho famiglia sono single, sulle relazioni genitoriali, torno ad essere interprete di una commedia, a cui peraltro mi ero già dedicato in passato. Un attore comico deve, infatti, mettere in atto le sue doti attoriali, per recitare in una commedia vera e propria e non tutti gli attori sono in grado di passare dal monologo alla recitazione di un testo; inoltre è molto importante essere ben diretti, come noi, da un regista che ha molta dimestichezza con la commedia e che valorizza, con la sua lettura, i meccanismi comici. Vi aspettiamo quindi al San Babila.” Ar.C.
mercoledì 8 maggio 2019
in esclusiva una breve anteprima di Partenza in salita
Sul palco del Teatro San Babila Corrado e Camilla Tedeschi, protagonisti di Partenza in salita di Gianni Clementi recitano per noi una breve brano tratto dallo spettacolo.
Un padre insegna alla figlia a guidare ma nell'abitacolo della macchina padre e figlia si conoscono davvero in uno spettacolo che diverte e commuove.
Corrado e Camilla e una loro lezione di guida
La video intervista a Camilla Tedeschi
Sul palco del Teatro San Babila, appena conclusa la replica di oggi, Camilla Tedeschi in scena con il padre Corrado, fino al 12 maggio, con Partenza in salita di Gianni Clementi, si racconta in una video intervista
Camilla racconta come ha iniziato ad amare la recitazione la mia passione è il teatro
Il mio personaggio in Partenza in salita
Corrado e Camilla Tedeschi vi aspettano al San Babila: fino al 12 maggio siamo in scena
venerdì 3 maggio 2019
Corrado Tedeschi, padre in scena
Dal 7 al 12 maggio, Corrado Tedeschi e Camilla Tedeschi raccontano al Teatro San Babila di Milano il loro rapporto di padre e figlia in Partenza in salita, scritta da Gianni Clementi con la regia di Corrado Tedeschi e Marco Rampoldi.
Racconta Corrado Tedeschi, a pochi giorni dal debutto
milanese: «Il rapporto tra me e mia figlia è rappresentato in scena
perfettamente, infatti noi ci relazioniamo in teatro nello stesso modo che
nella realtà. Quando il drammaturgo Gianni Clementi, che ci conosce bene, si è
offerto di scrivere una commedia su di noi, siamo stati molto contenti, perché,
abitualmente, sembriamo vivere in una sit com. Inoltre, portare in scena il
nostro rapporto è molto divertente, ma anche commovente perché tutto quello che
accade ci è realmente successo, così il pubblico ride e si riconosce in
situazioni plausibili.
L’autore ha inserito situazioni reali infatti e le
persone che ci conoscono meglio le riconoscono pienamente. Il mio rapporto con
Camilla è talmente speciale ed esemplare così molti altri padri e figli potranno
riconoscersi per cui abbiamo pensato fosse bello metterlo in scena rappresentando
anche i momenti conflittuali senza il quali non si può vivere.»
E
come si trova Camilla a recitare con il padre?
«Mia figlia ha
già avuto una esperienze in teatro e ha ricoperto diversi ruoli al cinema, così
in scena si trova benissimo, poiché ha la capacità di non recitare, appare vera
proprio perché interpreta il suo personaggio con la giusta naturalezza,
altrimenti sarebbe totalmente stonata. Il nostro rapporto è molto solido ma è
anche cambiato grazie alla tournée di Partenza
in salita. Recitare con me le è servito molto, perché ha aumentato la sua
autostima, ha alzato l’asticella della paura, infatti fare teatro è terapeutico,
così, tutte le sere, pronuncio la battuta “facendo teatro con Camilla, ho
risparmiato i soldi dell’analista.” Ora sono contento di debuttare a Milano,
città che mi ha adottato perché il pubblico milanese, che è esigente ed esperto
mi apprezza, e io ne sono molto orgoglioso; inoltre torno sempre con grande gioia
al Teatro San Babila in cui a ho vissuto momenti meravigliosi.» Ar. C.
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