Pino Quartullo attore e regista al San Babila
Dal 14 al 29 marzo l’attore e regista Pino Quartullo con
Rosita Celentano e Attilio Fontana è protagonista e regista, al Teatro San
Babila, di Qualche Volta Scappano, testo da lui adattato dalla commedia Toutou di Daniel Besse e Agnès Besse.
Pino Quartullo interpreta Alessandro, marito di Marzia
(Rosita Celentano), che quando gli scappa il suo adorato Toutoù, inizia a
mettere in discussione tutte le sue certezze, temendo che il cane se ne sia
andato volontariamente. La trama riserva molte sorprese come spiega Quartullo:
«è una commedia francese che ho letto e mi ha molto colpito, perché tratta il rapporto
con i propri animali domestici; l’animale domestico, in particolare il cane
della commedia, diviene metafora della volontà di fuga di ognuno di noi nella
vita di coppia, ma anche nel rapporto uomo e animale. La sua fuga dalla casa in
cui vive infatti è vista dai coniugi come un volontario allontanamento,
suscitando così una serie di discussioni tra marito e moglie. Nella commedia,
tra rivolgimenti e soprese, il pubblico segue le varie fasi della storia che è
molto coinvolgente. Ho preso i diritti del testo originale e ho cambiato il
titolo, ambientandolo a Milano, perché mi sembrava più pertinente per la nostra
versione; inoltre ho cambiato alcuni particolari: Alessandro e Marzia si sono
conosciuti a Genova durante una missione umanitaria e hanno trovato il cane che
poi hanno portato con loro, e che diviene simbolo di un momento particolare
delle loro vite. Ho scelto Rosita Celentano e Attilio Fontana, che interpreta
Paolo, un amico della coppia, attori bravissimi che conoscevo da tempo. Attilio
ha dimostrato la sua duttilità anche in Tale
e quale show, mentre Rosita debutta con grande bravura in teatro e poi è
anche un’esperta, in particolare di cani, tanto che con il suo compagno conduce
una trasmissione radiofonica dedicata agli animali.»
Pino Quartullo, che, oltre a dirigere i suoi attori in
scena, insegna anche recitazione all’Accademia Act Multimedia a Cinecittà a
Roma, afferma: «ai giovani consiglio di studiare e di essere prepararti
tecnicamente, così da poter far vedere le proprie capacità, non devono aspettare
occasioni speciali per farsi notare, o aspettare di essere chiamati, i giovani
devono essere propositivi, devono proporre qualcosa di nuovo, coltivare nuove
idee. Inoltre, consiglio a coloro che vogliono fare il mestiere di attore di cercare
dentro se stessi e nella sfera emozionale dei personaggi che interpretano la giusta
modalità di caratterizzare il proprio personaggio.» Ar. C.
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