Uno dei protagonisti di Doppia coppia, Roberto Vandelli, che lavora in televisione, cinema, teatro, si racconta. Doppia Coppia è in scena al San Babila fino a domenica 18 dicembre e per Capodanno
Quando ha iniziato a scoprire la sua
passione per la recitazione?
Ho iniziato a fare teatro a Milano, al Teatro Girolamo in piazza Beccaria dove c’era la crota piemontese, un locale in cui si andava quando si bigiava la scuola, così ho visto che lì vicino c’era un teatro e ho iniziato a lavorare lì come suggeritore. In questo modo ho visto nascere numerosi spettacoli degli anni '70-'80 e ho lavorato con Umberto Simonetta e Maurizio Micheli. Dopo un periodo di chiusura, so che, recentemente, lo storico Teatro Girolamo ha riaperto e ne sono felice, in una città come Milano un teatro che riapre è sempre una bella notizia.
Quali studi ha poi intrapreso e come alterna
cinema, teatro e tv? Ho iniziato a fare teatro a Milano, al Teatro Girolamo in piazza Beccaria dove c’era la crota piemontese, un locale in cui si andava quando si bigiava la scuola, così ho visto che lì vicino c’era un teatro e ho iniziato a lavorare lì come suggeritore. In questo modo ho visto nascere numerosi spettacoli degli anni '70-'80 e ho lavorato con Umberto Simonetta e Maurizio Micheli. Dopo un periodo di chiusura, so che, recentemente, lo storico Teatro Girolamo ha riaperto e ne sono felice, in una città come Milano un teatro che riapre è sempre una bella notizia.
Ho frequentato l’Accademia dei Filodrammatici di Milano, in cui ho incontrata Marco Vaccari, con il quale ora sono in scena per Doppia Coppia. Con Marco abbiamo condiviso numerose esperienze lavorative, anche in televisione, per esempio nella fiction Casa Vianello. Anche durante gli anni della scuola ho sempre affiancato allo studio esperienze diverse che mi formassero con una solida esperienza lavorativa sul campo, poiché lo studio e la teoria non basta. Ho sempre fatto l’attore scritturato e ho lavorato molto in tv, per esempio in Drive in con Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo, facevo scenette di raccordo tra uno sketch e l’altro e poi ho fatto molta pubblicità. Mi sono dedicato anche alle sit-comedy negli anni in cui Milano era un importante centro di produzione, lavorando con Gino Bramieri in I cinque del quinto piano, con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini in Casa Vianello. Mi sono dedicato al cinema, recitando al fianco dei Luciana Littizzetto in Ravanello pallido e poi ho lavorato con Massimo Ranieri, un grande professionista, nei musical e in Riccardo III di Shakespeare, successo della passata stagione, che si avvaleva anche delle musiche di Ennio Morricone. Recentemente al cinema ho portato Intarnet, un film con Giammarco Tognazzi, Remo Girone. E adesso sono tonato alla commedia con Doppia coppia e devo dire che ne sono felice poiché, dopo un testo così drammatico come Riccardo III, avevo proprio voglia di fare qualcosa che mi divertisse e divertisse il pubblico.
Come sceglie a quale genere di spettacolo dedicarsi?
Oggi si lavora
molto per contatti diretti e poi si partecipa a un casting e si viene
selezionati, anche in televisione oggi non è facile, poiché le modalità
cambiano. Una volta in corso Sempione a Milano al primo piano si trovava una
stanza a posta per le scritture a cui ci si poteva rivolgere, mentre oggi tutto
è dato in appalto.
E per la prossima stagione cosa sta
preparando?
