Alessandro Benvenuti ritorna dall’8 al 13 novembre 2016 al Teatro San Babila di Milano, con il suo testo Chi è di scena, in cui recita, insieme a Paolo Cioni e a Maria Vittoria Argenti.
Alessandro Benvenuti spiega come è nato il suo
interesse per il giallo, collegandolo al teatro: «Il thriller e il giallo sono
la mia seconda passione, dopo il teatro: così, quando posso, unisco i due generi, ma
è difficile e affascinante farli funzionare drammaturgicamente, cioè evitare
che siano in contrapposizione e che uno sovrasti l’altro, così è una scommessa
che, tuttavia, mi stimola e mi porta a provare nuove strade. Chi è di scena è scaturito dall’incontro con
Paolo Cioni, che ho conosciuto sul set della serie televisiva Sky I delitti del BarLume; dal desiderio di
lavorare insieme è nato il mio nuovo testo, pensato per Cioni, giovane attore molto
talentuoso che mi ha subito colpito; nello spettacolo Paolo intervista un uomo
di teatro fuggito dalle scene e che, per la prima volta, accetta di parlare di sé, dopo un lungo silenzio. Oggi
assistiamo a tanti episodi di cronaca nera, che spesso ci sconvolgono, ma nel
mio testo, anche se non voglio rivelare nulla sul finale, per non togliere la
sorpresa agli spettatori, posso dire che Chi
è di scene è un inno all’amore e un inno al teatro che spesso, tra le arti
dello spettacolo, viene considerato un genere minore, il mio così diventa anche
un grido di dolore.»
Alessandro Benevenuti, che si è dedicato anche per
molto tempo al cabaret, fin dai tempi dei Giancattivi, esprime un parere
positivo sui giovani comici di oggi che si esibiscono dal vivo e in televisione:
«ogni epoca ha i suoi attori che rispondono ai bisogni del tempo in cui
viviamo, oggi si esibiscono comici interessanti e bravissimi che utilizzano il
linguaggio dei social e della televisione, usando così il nuovo linguaggio. Bisogna
però parlare con il cuore al cinema, in tv, in teatro e in tutti i
generi di spettacolo: ritengo, infatti, che l'attore debba raccontare una
storia, come richiede il senso del nostro lavoro, come è la funzione del teatro,
motivo per cui anche oggi hanno successo le storie di Shakespeare che contengono
archetipi sempre validi. Anche attraverso la comicità possiamo trasmettere messaggi, si pensi
per esempio ai film di Buster Keaton, ricchi di riflessioni e di contenuti, così
anche oggi chi fa il nostro mestiere deve dimostrare come usare il proprio
talento. Io, come regista di teatro, in questi anni ho incontrato moltissimi giovani
in gamba, come Cioni e come Maria Vittoria Argenti, che ho scelto attraverso
diversi provini. Mi sono accorto che fra i giovani, al giorno d’oggi, esiste
un'ottima qualità: la maggior parte dei ragazzi hanno voglia di impegnarsi e ne sono
contento, dato che ho tre figlie giovani e dieci nipoti.»
Un attore come Benvenuti, che viaggia spesso per lavoro,
conosce bene le varie tipologie di pubblico italiano e in particolare quello milanese di cui
dice: «sono sempre stato critico verso Milano, mentre ora mi sento a casa mia; Milano ha
fatto un salto di qualità, si è
verificata una rinascita, come dicono anche le statistiche e giornalisti, sarà stato l'effetto internazionale dell'Expo. E' sempre un piacere
esibirsi a Milano con un pubblico esigente e preparato come anche quello del
Teatro San Babila, dove sono stato anche anni fa e in cui sono molto contento di
tornare.» Ar.C.