Mirella Mazzeranghi donna indipendente durante la Grande Guerra
Un cast tutto al femminile dal 6 all’11 marzo 2018 al Teatro
San Babila: Paola Gassman, Mirella Mazzeranghi, Paola Tiziana Cruciani e con
Claudia Campagnola, Giulia Rupi in Tutte a Casa, diretto da Vanessa
Gasbarri.
Mirella Mazzeranghi, noto volto televisivo e
cinematografico, oltre ad aver lavorato per molto tempo in teatro in numerose
produzioni sia con lo Stabile di Bolzano, sia in festival internazionali,
costituisce anche una compagnia insieme a Paola Gassman, ed è già stata al San
Babila con un altro grande successo, La
vita non è un film di Doris Day. Ora,
anche in concomitanza con la festa della donna, insieme alle quattro attrici,
porta in scena, Tutte a casa, ambientata
durante la prima guerra mondiale, quando le donne, poiché gli uomini si
trovavano al fronte, si sono rimboccate le maniche e hanno iniziato a lavorare,
in modo assiduo, nelle fabbriche e in altri luoghi, al posto dei mariti
arruolati, oltre ad occuparsi della casa e dei figli. Racconta Mirella
Mazzeranghi: «L’idea di Tutte a
casa è nata un paio di anni fa, perché Franca De Angelis ha chiesto a me, a
Paola Gassman e alla nostra amica e collega Lidia Biondi (che purtroppo non c’è
più), se eravamo interessate a dare vita
a queste donne coraggiose durante la guerra del 1915-18, raccontando le loro esperienze in chiave di
commedia. Il testo ci è piaciuto molto, già dall’idea iniziale; poi abbiamo
conosciuto la regista Vanessa Gasbarri, e altre attrici si sono unite a noi, Paola Tiziana Cruciani,
Claudia Campagnola, Giulia Rupi con le quali abbiamo costituito una troupe agguerritissima
di donne.
Il mio personaggio, a differenza degli altri, è una donna che lavorava già, in
una società, prima della guerra, aveva autonomia e indipendenza, così in questa
nuova veste vengono riconosciute le sue qualità imprenditoriali e subisce una
evoluzione importante: infatti verrà nominata amministratrice della stessa società,
rivelando risvolti e spunti anche divertenti e comici.
Siamo molto contente di tornare a Milano, dopo l’ottima
accoglienza che abbiamo ricevuto con La
vita non è un film di Doris Day, quindi ci aspettiamo che l’accoglienza sia
calorosa anche per questo nuovo spettacolo. Inoltre ci troviamo molto bene con Marco
Vaccari e con la nuova gestione del San Babila. Tra noi attrici siamo molto
affiatate, ci divertiamo insieme e andiamo d’amore e d’accordo, ognuna tira
fuori particolari chiavi interpretative, abbiamo rapporti positivi, e ne esce
una bella energia che dal palcoscenico arriva alla platea.» Ar. C.
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