lunedì 13 gennaio 2020

Un grande grido d'amore al San Babila

foto di Marinetta Saglio

Debuttano al Teatro San Babila di Milano dal 21 al 26 gennaio 2020, Barbara De Rossi e Francesco Branchetti con Isabella Giannone  e  Simone Lambertini in Un grande grido d’amore di Josiane Balasko, nella traduzione di David Norisco. Le musiche originali sono di Pino Cangialosi e la regia è di Francesco Branchetti.


Francesco Branchetti, interprete e regista dello spettacolo, in scena al San Babila, spiega come ha scelto Un grande grido d’amore di Josiane Balasko, una drammaturga molto rappresentata nel mondo e da lui molto apprezzata: «ho scelto un testo in cui i due attori riproducono le gioie, ma anche le difficoltà di allestire un testo in teatro; infatti lo svolgimento dello spettacolo avviene davanti agli spettatori con la scenografia che viene svelata un po’ alla volta, tenendo conto di come anche oggi risulti complicato finanziare uno spettacolo teatrale e portarlo in tournée. Insieme a Barbara De Rossi, una attrice straordinaria, con cui da tempo ho un grande feeling professionale, cercavamo un testo che parlasse appunto del teatro e che presentasse situazioni reali, ma anche che facesse divertire il pubblico, come è successo durante le prime repliche in questi giorni in cui gli spettatori sono rimasti entusiasti. La vicenda ruota attorno a due attori, Gigì Ortega e Hugo Martial, molto rodati nel lavorare insieme, fino a che lei non decide di lasciare le scene, causando il declino anche della carriera del suo compagno d’arte. I meccanismi messi in atto però si rivelano esilaranti quando l’agente teatrale cerca di riallestire lo spettacolo fra equivoci e sorprese, caratterizzando e prendendo in giro i tic e le manie degli attori, come anche di coloro che appartengono  al mondo dello spettacolo, cercando si mostrarne anche la grande umanità nei dialoghi e nel modo in cui interagiscono. Sono sempre molto contento di tornare al teatro San Babila e vi aspetto per una serata piena di divertimento ma anche di grande tenerezza e che vi farà capire meglio i meccanismi che stanno dietro le quinte dell’allestimento di un spettacolo teatrale e vi farà anche riflettere sulla profondità di sentimento degli attori che ogni sera costruiscono un nuovo personaggio.»


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