Dal 16 al 21 gennaio 2018 torna al Teatro San Babila di Milano, Toccata e fuga di Derek Benfield, con la regia di Marco Vaccari, interpretato dalla Compagnia Teatro San Babila, composta da Gigi Sammarchi, Marco Vaccari, Vera Castagna, Cinzia Spanò e Gloria Anselmi.
L’attore televisivo, cinematografico e teatrale Gigi
Sammarchi è di casa al teatro San Babila e conosce bene il pubblico di Milano,
dove si è esibito molte volte da solo o in coppia con Andrea Roncato con cui
costituisce il duo comico Gigi e Andrea, protagonista di tanti show televisivi e
film di successo.
Ora è pronto a divertire il pubblico con la commedia Toccata e fuga di Derek Benfield, con
la regia di Marco Vaccari, e racconta: «proponiamo la classica commedia
brillante, incentrata sul gioco degli equivoci, con un esilarante giro di
coppie e la risata dietro l’angolo, infatti il pubblico pensa che stia per
accadere una cosa e invece ne accade un’altra. Da tempo, con la Compagnia
Teatro San Babila, portiamo in scena Toccata e fuga, riprendendola periodicamente,
infatti è una commedia dai meccanismi oliati perfettamente così vai sul sicuro.
Noi l’abbiamo adattata al pubblico italiano, modificando un po’ l’umorismo inglese
e togliendo alcune freddure legate a un contesto diverso dal nostro, mantenendo
però la struttura generale della commedia, modernizzata e adattata ai giorni d’oggi.
A Milano mi trovo molto bene e, in particolare, il tipo di
pubblico del Teatro San Babila mi apprezza perché molti mi conoscono perché mi
hanno visto in televisione se hanno la mia età o i ragazzi mi conoscono, perché
tramettono ancora in tv i miei film. Il
pubblico milanese è abituato ad andare a teatro e si diverte con questa commedia
ed esce sempre soddisfatto. Trovare divertente il teatro è importante perché vuol
dire scoprire che è un passatempo piacevole e si ribalta l’idea che andare a teatro
sia noioso. Oggi personalmente la tv non mi piace e non la guardo, quando scorro
i canali classici non trovo nulla da vedere e mi chiedo come faccia la gente a
vedere quello che ti propinano oggi tra un reality e una lezione di cucina!
Molti possono scegliere, con la tv a pagamento, ma non tutti possono
permettersela, e poi manca la televisione di intrattenimento: noi una volta, in
tv, venendo dalla scuola di Walter Chiari e di Gino Bramieri costruivamo sketch
che duravano 15/ 20 minuti, mentre oggi i comici sono moltissimi e si
esibiscono uno di seguito all’altro e devono infilare una serie di battute in
tre minuti così non li puoi neppure distinguere tra loro e sai solo che vengono
da Zelig!
È anche impossibile proporre nuovi programmi perché mentre una volta i produttori cercavano proposte originali, oggi tutti scelgono programmi che si assomigliano fra loro, meno male che si può uscire di casa ed andare a teatro! Spero che i giovani se ne accorgano e che venga creata una cultura del teatro così da abbonarsi e vedere diversi spettacoli e sapere valutare e scegliere.» Ar.C.
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