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foto di Marcello Norberth
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A Milano in Doppia
coppia di Derek Benfield con la COMPAGNIA TEATRO SAN BABILA, per la regia Marco
Vaccari, Emanuela Rimoldi è una brillante Sally dal 13 al 18 dicembre e il 31
dicembre con un doppio appuntamento alle ore 18 e alle ore 22.
Emanuela Rimoldi interpreta Sally, amante di Roger (Roberto
Vandelli) che si reca in un hotel, in cui Ferris (Marco Vaccari) lavora sostituendo
temporaneamente la sorella. Proprio nello stesso hotel arrivano inaspettatamente
i rispettivi coniugi della coppia
clandestina, Helen (Maddalena Rizzi) e Geoff (Gianni Lamanna), anche loro
fuggiti da casa per una sera, in una girandola di equivoci a cui Ferris deve
far fronte per evitare che la “doppia coppia” si incontri.
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La compagnia Teatro San Babila |
Emanuela Rimoldi racconta la sua Sally: «è una donna
sofisticata, rispetto ad Helen è più metropolitana e molto allegra, vive la sua
prima esperienza extraconiugale in modo piccante ma anche solare, non sente l’angoscia
e i sensi di colpa di Helen, che invece vuole nascondersi, vive male l’esperienza
del tradimento come peccaminosa. Sally ha voglia di divertirsi, ma in realtà si
annoierà molto, perché non si realizza nessuno dei suoi programmi, anche se lei
fino all’ultimo non capisce quasi nulla di cosa le accade intorno, è svagata e
leggera. Ho voluto rendere il mio personaggio brillante, fanciullesco e giocoso
rispetto all’apparenza sofisticata che ha.»
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foto di Marcello Norberth |
Per la prima volta Emanuela recita al Teatro San
Babila, dopo il recente Zio Vanja di Čechov
con la regia di Filippo Gili. E aggiunge: «sono contenta di esibirmi per la
prima volta in una vera e propria commedia dopo tanto teatro impegnato in cui
ho spaziato da Čechov a Shakespeare; grazie a Marco Vaccari ho scoperto la mia
parte comica e ora spero di proseguire in ruoli simili. Recito da quando sono
piccola, prima in modo amatoriale, mi sentivo più a mio agio sul palco che fuori,
infatti per me è una passione innata, però ho studiato, frequentando varie
scuole di teatro, come l’Actor’s Studio. Da anni recito come professionista e
ora misurarmi con una commedia è una bella esperienza: è una novità poter far
emergere una parte divertente di me, che ho sempre tenuto un po’ in secondo
piano, ma che i registi mettevano già in luce; ora sono contenta di sviluppare
questa nuova linea. Recitare in una commedia è più complesso poiché la comicità
ha tempi già stabiliti ed è più complicata da far funzionare bene. Ora
considero la comicità una strada da percorrere ancora dato che per me è stata
un nuova scoperta; per essere bravi comici, devi crederci e devi sentire il personaggio
comico dentro di te, non puoi costruirlo e, quando lo hai dentro, le parti
divertenti escono in modo spontaneo. Quindi ora vi aspetto al San Babila!» Ar. C.
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