Eva Grimaldi, attrice e show girl di celebri varietà televisivi, come Drive in di Antonio Ricci e il Bagaglino di Pier Francesco Pingitore, confida la sua emozione di recitare per la prima volta a Milano e in un teatro prestigioso come il San Babila: «ho recitato a Roma a Napoli, ma mai a Milano e ora ho l’onore di lavorare al San Babila. Quando vivevo a Milano per Drive in, tutti me ne parlavano come il tempio del teatro; io lo avevo visto solo da fuori ed ero affascinata dalla magia che emanava. Ora, insieme alla compagnia di Il marito di mio figlio, - in scena fino al 21 febbraio - sono felice di esibirmi in questo teatro e contribuire al successo di questa ricca stagione.»
Eva Grimaldi
è in un momento particolarmente produttivo, infatti ritorna in teatro dopo
dieci anni: «grazie a Daniele Falleri, autore di Il marito di mio figlio, interpreto una mamma che va a trovare il
proprio figlio e conosce un suo nuovo amico. Come mamma mi accorgo che mio
figlio sta molto bene, infatti gli chiedo subito se è innamorato e, quando mi
confida che si sposerà in Spagna con un uomo, mi cade il mondo addosso; io e il
padre, interpretato da Andrea Roncato, rimaniamo sconvolti. La nostra è una
commedia degli equivoci, molto divertente, contro ogni tipo di pregiudizio.
Tocchiamo anche temi attuali ma con ironia e attraverso una bella storia d’amore.
Il pubblico ride tanto anche perché ogni personaggio, anche il più
insospettabile, nasconde scheletri nell’armadio e quindi presenta delle sorprese.»
L’attrice,
dopo aver spaziato dalla televisione al
cinema, in questa stagione è ritornata anche a recitare al cinema, e dice: «recentemente ho lavorato al cinema
con Maurizio Casagrande in Babbo Natale
non viene dal nord; Maurizio è un grande maestro, un artista molto generoso;
quando sei in scena con lui tutto
diventa più facile e ti diverti a fare questo lavoro, infatti i francesi usano
il termine jouer (giocare) per dire recitare ed è davvero un
gioco quando ti trovi con colleghi che stimi. Ho partecipato anche ad alcuni
reality come Pechino express e L’isola dei famosi, trasmissioni che
hanno sempre più successo poiché mostrano i personaggi dal punto di vista
umano: le persone, essendo sotto i riflettori 24 ore su 24, si mostrano così
come sono, senza fingere. Mentre al Grande
fratello partecipano degli sconosciuti che si fanno conoscere, per noi già
famosi partecipare a un reality è un mettersi a nudo davanti alle telecamere,
far scoprire come siamo realmente, caratteristiche che altrimenti non
emergerebbero nel lavoro che facciamo se non nelle interviste quando ci
confidiamo di più. Quindi ora sono tra i pochi che sostengono Simona Ventura,
che dopo tanti anni di conduzione, ha accettato di partecipare come concorrente
a L’isola dei famosi, sarà un’esperienza
anche per lei importante anche umanamente.» Ar.C.
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