Maurizio Casagrande e i "nuovi mostri"
Dall’11 al 16 dicembre 2018, l’attore e regista Maurizio
Casagrande arriva al Teatro San Babila con MOSTRI
A PARTE, scritto da Maurizio Casagrande e Francesco Velonà.
Dopo un grande successo di pubblico e di critica riscosso in
varie città italiane, debutta a Milano Mostri
a parte, una sottile e divertentissima satira sul mondo della show business,
scritta, interpretata e diretta da Maurizio Casagrande, che si era già esibito in
passato al teatro San Babila di Milano, riscuotendo un enorme successo con E fuori nevica con Vincenzo Salemme, Carlo
Buccirosso e Nando Paone. Lo spettacolo, infatti, aveva fatto conoscere al
grande pubblico questi attori che, in questi anni, hanno raggiunto una grande
popolarità e uno straordinario successo personale. Come spiega Casagrande
infatti esibirsi a Milano è un banco di prova, ma anche una notevole soddisfazione:
«il pubblico di Milano è quello di una grande metropoli, è un pubblico che non
ha preconcetti, è aperto, curioso di valutare quello che vede, dandoti così la
possibilità di fare qualunque cosa, poiché è un pubblico con apertura mentale.»
Figlio d’arte di Antonio Casagrande, attore della compagnia
di Eduardo De Filippo, Maurizio Casagrande è stato protagonista di moltissimi
spettacoli teatrali, si è esibito, prima con Vincenzo Salemme, poi in altri spettacoli
oltre che recitare in numerosi film di successo e in fiction televisivi e
recentemente in testi scritti da lui.
«Da un po’ di tempo – afferma Casagrande - preferisco
divertimi a recitare in pièce scritte da me, come molti altri attori, lavoro in
teatro perché mi piace, anche se è poco remunerativo, però le emozioni sono impagabili perché c’è il pubblico
in sala, e assisti alle loro reazioni in diretta, ma in questi anni mi sono reso
contro che ho recitato in alcuni spettacoli che non mi convincevano, così non
volevo deludere il mio pubblico, perché mi attribuiscono la responsabilità di
quello che faccio, quindi pian piano ho maturato la decisione di scrivere io
quello che interpreto.
Per Mostri a parte, che debutta al San
Babila, mi è venuta un’idea attuale, cioè di parlare del mondo dello spettacolo,
del mondo della televisione e di tutto ciò che gira attorno allo show business che
diviene preda di personaggi famosi, ma famigerati che non hanno neanche la
volontà di ricercare un talento, ma vogliono solo mettersi in evidenza e in mostra
e si parla così di “nuovi mostri della televisione”. Ho pensato al protagonista
della mia commedia come una rock star degli anni Ottanta, ora dimenticato: egli ha una relazione con
una donna, conduttrice televisiva famosa, ma di scarse qualità, che gli offre
la possibilità di partecipare a un suo show televisivo in cui vede i “nuovi
mostri” che rappresento in scena ispirandomi ai personaggi tipici dei film
horror italiani: la show girl, una ragazzina che ha grande successo, ma non è una
artista, ha il volto di una vampira, l’attore
bellissimo, ma che non sa fare niente, è l’uomo lupo, sfilano così una serie di
personaggi stravaganti che ci portano a riflettere, infatti gli spettacoli che
io amo proporre al pubblico sono divertentissimi, ma offrono la possibilità di un ragionamento scanzonato
e divertito. Quando scrivo per il teatro ho già in mente per me una parte, parto
da me pensando a cosa potrei fare io e poi scrivo le parti per gli altri attori.
Dato che io ho iniziato come batterista e amo molto il mondo della musica, ho
sentito il bisogno di dare al mio personaggio il volto di un uomo di spettacolo
e il mondo che mi era più caro era quello della musica, in cui tante persone
hanno successo, magari con una sola canzone: sono le meteore che poi non riescono
a ripetere il successo di quell’unica canzone, anche se magari a noi resta in
mente il motivo ma non sappiamo più chi l’ha scritta, ecco il mio personaggio è
uno di loro. Ora vi aspetto a teatro per conoscerlo! Io alterno, pianificando il teatro al cinema perché
sono versatile e mi piace cambiare, quindi anche se amo moltissimo il teatro
non mi fossilizzo in una sola attività.»
Ar.C.
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