giovedì 22 novembre 2018

Emanuela Rimoldi diventa una "femmina fatale"



III parte/Emanuela Rimoldi 
Uno speciale dedicato ai protagonisti di Doppia coppia di Derek Benfield, con la regia di Marco Vaccari che sarà in scena al Teatro San Babila, dal 30 dicembre 2018 all’11 gennaio 2019 e con un doppio spettacolo il 31 dicembre alle ore 18 e alle ore 22

L’attrice Emanuela Rimoldi, copratogonista con Gianni Lamanna, Stefania Pepe, Marco Vaccari, Roberto Vandelli, parla del suo legame con la sua città, Milano, e con la Compagnia Teatro San Babila, in attesa del debutto Doppia Coppia di Derek Benfield il 30 dicembre 2018.

«Il mio personaggio nella commedia Doppia coppia - racconta Emanuela - dimostra una forte passione amorosa per il rapporto extraconiugale che sta vivendo, infatti  gestisce la storia da “femmina fatale” ; è una donna sofisticata, anche se non è in grado di mantenersi tale nello svolgimento della vicenda, infatti, diventa comica e divertente per il pubblico, perché perde la sua compostezza, è sempre sopra le righe, è molto esuberante ed ha una sua particolare visione della realtà che le consente di essere sempre allegra e propositiva, senza mai scoraggiarsi, nonostante gli intoppi della storia. Noi attori, quando recitiamo, come in questo caso, in una  commedia brillante, molto giocosa con numerosi colpi di scena, dobbiamo apparire affiatati fra noi e mantenere un ritmo serrato nella recitazione per stupire il pubblico, divertendolo.
Sono contenta anche di tornare in teatro, a Milano, la mia città. Per me è importante far parte della compagnia Teatro San Babila, mi lusinga e mi emoziona, anche perché abbiamo modo di esibirci in un luogo  storico, con una lunga e prestigiosa tradizione teatrale. Inoltre, dal pubblico del San Babila,  abbiamo sempre avuto grandi dimostrazioni di affetto e speriamo sia così anche quest’anno.
Con tutta la compagnia, e con il direttore e regista Marco Vaccari, ho un ottimo rapporto, lavoriamo tutti in perfetta sintonia, inoltre, io che sono nata e cresciuta a Milano, qui mi sono formata come attrice, quindi per me  è una soddisfazione esibirmi nella città che ho nel cuore, anche se Milano è un po’ cambiata anche come modalità  di lavoro, poiché, purtroppo,  il teatro ha sempre uno spazio ridotto. Siamo fortunati a lavorare in teatro nelle feste natalizie, perché  sono momenti in cui le persone sono più inclini ad andare a teatro e scelgono spettacoli brillanti come il nostro.Lavorare in teatro è sempre bellissimo, ma per una donna in particolare trovare ruoli non è facile,inoltre si assiste a una grande competizione fra attrici, perché tutte vogliono ricoprire i pochi ruoli importante, quindi   la preparazione e la serietà sono fondamentali per essere selezionati.  Si dovrebbe infatti privilegiare chi è preparato  rispetto  a chi si improvvisa, il nostro non è un ambiente facile in cui tutto si presenta a  portata di mano.

Io continuo a prepararmi con professionalità, per esempio ho appena finito una collaborazione con Antonio Albanese alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi: lui ha tenuto un workshop di un mese ed io sono stata la sua assistente. Questo lavoro è stato  stimolante, edificante, costruttivo, sia perché ho affiancato un grande professionista, sia perché ho potuto sperimentare alcune tecniche di insegnamento e dare consigli a ragazzi che si stanno preparando a interpretare personaggi.  Ora sto lavorando tra Milano e Roma e ho molti progetti differenti fra loro in corso, infatti il bello del nostro mestiere è potersi calare in personaggi diversi che trasmettono emozioni e stati d’animo diversi che diventano anche parte di noi.” Ar. C.



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