domenica 11 novembre 2018

Aspettando Doppia Coppia di Derek Benfield con la regia di Marco Vaccari con la Compagnia Teatro San Babila


I parte/Stefania Pepe
Uno speciale dedicato ai protagonisti di Doppia coppia di Derek Benfield, con la regia di Marco Vaccari che sarà in scena al Teatro San Babila, dal 30 dicembre 2018 all’11 gennaio 2019 e con un doppio spettacolo il 31 dicembre alle ore 18 e alle ore 22


L’attrice, speaker e doppiatrice Stefania Pepe racconta retroscena e alcune anticipazioni sulla divertente commedia Doppia Coppia di Derek Benfield che sarà in scena, con la Compagnia Teatro San Babila, nelle vacanze di Natale.
Stefania Pepe, diplomata all'Accademia dei Filodrammatici, lavora anche come doppiatrice e speaker, oltre ad insegnare recitazione, e sottolinea l’importanza di frequentare una scuola che prepari ad affrontare un lavoro multiforme come quello dell’attore. Racconta Stefania: «per me frequentare l’Accademia dei Filodrammatici è stato un momento di formazione molto importante: una scuola di questo tipo offre la possibilità di lavorare tutti i giorni, per un certo numero di ore. Quindi diviene un allenamento molto utile perché poi, quando si inizia a lavorare in teatro, si deve avere consapevolezza dei propri limiti per scoprire come superarli, capendo che non esiste la perfezione, ma che ognuno di noi ha peculiarità su cui puntare. Infatti la scuola insegna agli allievi a lavorare sulle proprie caratteristiche e potenziarle senza sentirsi inadeguati. anche oggi spiego ai miei allievi che bisogna esplorare dentro di sé e consolidare la propria preparazione, perché poi, quando si entra nel mondo del lavoro, si deve essere pronti e attivi, capaci a mettersi in gioco perché contemporaneamente ci sono molte persone che si candidano per lo stesso ruolo.  Io ricordo gli anni dell’Accademia come il momento più bello della mia vita, un momento di grande cambiamento, un periodo importante anche perché ho incontrato alcuni compagni che poi sono diventati miei colleghi, infatti con alcuni ci siamo rincontrati per lavorare insieme; infatti, quando ti formi all’Accademia dei Filodrammatici, mantieni certe particolari caratteristiche che ti portano a condividere scelte comuni di spettacoli, per cui ti ritrovi con alcuni ex compagni di scuola.


In Doppia coppia, infatti, lavoro con Marco Vaccari, anche lui  diplomato all’Accademia dei Filodrammatici. Marco è bravissimo come regista anche perché sa creare un gruppo coeso: con Gianni Lamanna, Emanuela Rimoldi, Marco Vaccari, Roberto Vandelli 
siamo molto affiatati e lavoriamo in un connubio bellissimo. Io sono arrivata nella compagnia per questo spettacolo e, come mi dice Marco, sono entrata in corsa, perché gli altri attori avevano già fatto lo spettacolo due anni fa e io sono stata catapultata dentro un gioco divertente, un gioco teatrale alla Feydeau, con tempi comici velocissimi, tra porte che si aprono e si chiudono. Nella commedia  si assiste alla classica situazione in cui due coppie si trovano a sorpresa nello stesso albergo con i rispettivi amanti fra un divertente incastro di equivoci. Il mio personaggio è una donna molto divertente, ma ansiosa che decide di tradire il marito, ma appare goffa, timida, continua a mangiare cioccolatini, perché  sono l’unico antidoto agli attacchi d’ansia, costruisco così un personaggio simpatico di una perdente in cui si possono riconoscere le persone che non si sentono adeguate alle situazioni.

Quando lavoro come speaker sono immersa invece in un mondo completamente diverso dal teatro, ma utilizzo  uno strumento comune,  la voce.   Il teatro rispetto, per esempio alla radio, è un mondo vivo, sei lì e devi reagire subito a tutto quello che accade attorno e, quando mi chiedono come fai a fare ogni sera sempre lo stesso spettacolo,  spiego che non è mai lo stesso spettacolo, ma  ogni sera diventa diverso perché si lavora con il pubblico presente in sala che reagisce sempre in modo diverso, dandoti emozioni differenti, come scoprirete venendo a vederci al San Babila.» Ar. C.



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