L’attore, produttore e regista Giancarlo Zanetti torna a Milano al Teatro San Babila con una toccante storia d’amore LETTERE D'AMORE di A. R. Gurney, insieme alla grande attrice Valeria Valeri che ha appena festeggiato un compleanno speciale
Zanetti, come racconta, è rimasto molto colpito dalla spettacolo
visto molti anni fa a New York: «è uno spettacolo molto semplice, giocato sui
sentimenti; quando l’ho visto in America, ho comprato subito i diritti. È la
storia di due personaggi che si conoscono dall’infanzia e restano in stretto contatto
fino alla morte di lei. È un percorso d’amore,
anche se i due personaggi si amano da lontano, mandandosi lettere. È una storia
molto toccante. Io sono stato per molti anni il produttore degli spettacoli di
Paolo Ferrari e Valeria Valeri e loro hanno portato in tournée lo spettacolo
per molto tempo. Lettere d’amore si
presta ad essere recitato con attori che si alternano ogni settimana, come
accade a New York, infatti lo hanno
fatto per la mia produzione, con Valeria Valeri, Enrico Maria Salerno, Paolo Ferrari,
alternandosi. Oggi lo porto in scena io, con amore e passione, insieme alla signora
Valeri che ha appena compiuto 94 anni. Lettere d’amore offre
sempre grandi soddisfazioni, quando si portano in scena i sentimenti, un buon
prodotto funziona sempre, e il pubblico di Milano, che è uno dei più esigenti,
resterà affascinato.»
Giancarlo Zanetti, che lavora da 50 anni come produttore e
ha portato in tournée compagnie con i grandi nomi del teatro, riflette con
amarezza sulla crisi che il teatro sta attraversando: «in passato ho gestito
otto compagnie contemporaneamente, quando ho perso alcuni miei grandi attori
come Giancarlo Sbragia, Enrico Maria Salerno,
Alberto Lionello, i miei attori di produzione, il mio mondo è cambiato e ho tenuto solo due o
tre compagnie per volta, e così mi sono
smesso a fare l’attore anche io. Oggi non ci sono più i produttori che
organizzino lunghe tournée, non si può più fare il teatro di giro, ora si deve
dipendere solo dagli scambi tra teatri stabili, così molte compagnie sono
penalizzate: il meccanismo teatrale deve essere cambiato dall’interno, non dai
burocrati. Oggi vedo molti teatri chiudere perché gli incassi sono sempre più bassi, la crisi
pesa su tutto il settore dello spettacolo. Io ho 75 anni di cui 50 passati in
teatro, sono convinto che se le giovani generazioni faranno una vera
rivoluzione del sistema di produzione, si potrà tornare ai tempi d’oro del teatro
che io ho vissuto, per questo non bisogna arrendersi.»
Attrice di teatro, cinema, televisione, Valeria Valeri ritorna in scena a Milano, con l’entusiasmo e la vivacità di sempre, dopo aver compiuto, l’8 dicembre, 94 anni.
Racconta Valeria Valeri le caratteristiche del suo personaggio:
«è una ragazza ricca, appartenente a una famiglia benestante, tutto le è
permesso, ha una vita soddisfacente, si innamora fin da piccola di un ragazzo,
ma teme di non essere corrisposta, mentre lui la ricambia, come si scoprirà nel
bellissimo finale, molto toccante; infatti in questo testo i sentimenti sono
messi al primo posto.»
Valeria Valeri si è esibita molte volte a Milano e confida:
«al Teatro San Babila sono di casa, vengo da tanti anni, è sempre stato un teatro
molto frequentato e con abbonati fedelissimi, spero che ritorni ad essere uno
dei primi teatri di Milano. » Ar.C.
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