Gli attori presentano lo spettacolo in scena al Teatro San Babila
domenica 21 ottobre 2018
Sebastiano Lo Monaco, 40 anni di palcoscenico
Marina Biondi e Sebastiano Lo Monaco
Dal 23 al 28 ottobre apre la nuova
stagione del Teatro San Babila un grande attore teatrale, cinematografico e
televisivo, Sebastiano Lo Monaco, nel suo
quarantesimo anno di attività teatrale, è protagonista nel ruolo di Ciampa in Il berretto
a Sonaglidi Luigi Pirandello, da lui
portato in tournée, con grande successo, da ventisei anni.
Sebastiano Lo Monaco
si è avvicinato a Pirandello quando Mauro Bolognini, nel 1992 gli ha chiesto di interpretare proprio Il berretto a sonagli, davanti alla casa
natale di Pirandello ad Agrigento, quella del Caos e, da allora, ha interpretato
moltissimi testi pirandelliano (Così è se
vi pare con Alida Valli, Questa sera
si recita a soggetto e Sei personaggi,
con la regia di Patroni Griffi, e poi Enrico
IV, Non si sa come con la sua regia).Inoltre,
l’attore siciliano è interprete, sempre apprezzato, anche di tragedie greche,
come recentemente, il ruolo di Teseo, nella tragedia di Sofocle, Edipo a Colono, per la regia di Yannis
Kokkos, per Inda, nel 54° Festival del Teatro Greco di Siracusa.«Proprio ieri –
afferma Lo Monaco - sul giornale leggevo
un articolo del filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti a cui un giovane
chiedeva come mai certi romanzi e certi film restano nella memoria e si
vogliono rivedere molte volte, mentre altri, visti una volta, non si possono più
guardare. I classici greci o i testi pirandelliani sono diventati dei classici,
perché il loro linguaggio è universale, quando un autore, infatti, trasmette
una propria umanità per questo lo spettacolo si può sempre apprezzare. Io, in
quaranta anni di carriera, ho interpretato classici al teatro greco di Siracusa
ed a Epidauro, e ho visto arrivare come spettatori migliaia di persone, tra cui
moltissimi giovani, perché la potenza dei greci è anche l’utilizzo di un linguaggio
universale con cui l’uomo non ha mai smesso di raccontarsi. Di Pirandello invece
affascina sempre il pubblico la sua indagine tra le pieghe della psiche umana.
Pirandello ha origliato le tendenze dell’inizio del Novecento, ha vissuto a
Bonn e a Berlino, quando ha messo in scena per la prima volta I sei personaggi in cerca d’autore era il
1921, anno in cui Sigmund Freud pubblicava i suoi primi studi. Sono gli anni in
cui nell’arte e nella letteratura si scoprono nuovi argomenti da scandagliare,
si pensi a scrittori come Massimo Bontempelli o a pittori come Gustav Klimt o
si pensi a “L’urlo” di Edvard Munch che, secondo me, altro non è che l’urlo di Enrico IV di Pirandello.»
Da poco Sebastiano Lo
Monaco ha festeggiato quarant’anni di carriera in scena, e ora torna a Milano,
città che ama particolarmente e in cui si è esibito spesso: «a Milano ho recitato
in molti teatri, il Piccolo, il Lirico, il Carcano, e l’anno scorso sono stato
anche nell’aula magna dell’Università Bocconi, per interpretare il monologo di
Pietro Grasso, Per non morire di mafia,
che ho portato in tournée per anni. Ma non sono mai stato al Teatro San Babila,
quindi ora per la prima volta mi esibisco qui; non si finisce mai di emozionarsi
e spero di emozionare il pubblico con Il
berretto a sonagli di cui sono anche regista, professione che esercito con
umiltà e cautela. Vi aspetto quindi a teatro, insieme a tutta la compagnia.» Ar.C.
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