venerdì 31 marzo 2017

Blas Roca Rey in Cancun al San Babila


Blas Roca Rey con Pamela Villoresi , Giancarlo Ratti     Nicoletta Della Corte interpreta CANCUN di Jordi Galceràn con la regia di Marco Mattolini, dal quale è stato diretto  anche nella scorsa stagione, con Massimo Dapporto in Ladro di razza di Gianni Clementi,  con la produzione Teatro San Babila e Fama Fantasma Srl.
Racconta infatti Blas Roca Rey: “Quando La Contrada mi ha sottoposto il copione di Cancun, mi ha subito entusiasmato, perché conoscevo già il testo, quindi  ho aderito con gioia, fin dalla prima edizione teatrale con Mariangela D’Abbraccio, poi ora, per il debutto milanese e per le repliche romane, è entrata nel cast Pamela Villoresi, attrice straordinaria, che, in soli sei giorni di prove, ha costruito il suo personaggio alla perfezione, rivelandosi molto adatta a questo ruolo. Il mio personaggio è un po’ complicato, visto che la trama ruota attorno a una serie di colpi di scena, e il mio ruolo è in continuo cambiamento così da poter offrire una serie di possibilità interpretative che lo rendono stimolante. Sono, inoltre, felice di esibirmi a Milano, città che, come Roma, Torino, Genova, offre molte possibilità di intrattenimento agli spettatori, perciò sentirsi scelti fra tante proposte, è una bella soddisfazione. Anche quando ci esibiamo in provincia il pubblico è calorosissimo, perché essendoci spesso un solo teatro, con una sola stagione la gente ci accoglie a braccia  aperte e spesso si possono incontrare veri e propri appassionati ed intenditori di teatro.”
 
Blas Roca Rey, che si è esibito spesso anche al cinema e a teatro, spiega: “sono due facce dello stesso lavoro, ma anche modalità molto diverse di lavorare: al cinema o in tv lavori sulle singole scene e devi, in pochi minuti, dare il meglio di te, come un velocista per usare una metafora sportiva, mentre in teatro devi essere un maratoneta, cioè dare il meglio per tutta la durata dello spettacolo e della tournée.  Ai giovani che vogliono dedicarsi al teatro consiglio di osare, cercare nuovi testi, non fossilizzarsi nei classici e dedicarsi a questo lavoro con dedizione ed entusiasmo, come facciamo noi.”
 

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