martedì 6 dicembre 2016

In Doppia Coppia Emanuela Rimoldi rivela per la prima volta la sua vena comica

 

foto di Marcello Norberth

A Milano in Doppia coppia di Derek Benfield con la COMPAGNIA TEATRO SAN BABILA, per la regia Marco Vaccari, Emanuela Rimoldi è una brillante Sally dal 13 al 18 dicembre e il 31 dicembre con un doppio appuntamento alle ore 18 e alle ore 22.




Emanuela Rimoldi interpreta Sally, amante di Roger (Roberto Vandelli) che si reca in un hotel, in cui Ferris (Marco Vaccari) lavora sostituendo temporaneamente la sorella. Proprio nello stesso hotel arrivano inaspettatamente  i rispettivi coniugi della coppia clandestina, Helen (Maddalena Rizzi) e Geoff (Gianni Lamanna), anche loro fuggiti da casa per una sera, in una girandola di equivoci a cui Ferris deve far fronte per evitare che la “doppia coppia” si incontri.

La compagnia Teatro San Babila

Emanuela Rimoldi racconta la sua Sally: «è una donna sofisticata, rispetto ad Helen è più metropolitana e molto allegra, vive la sua prima esperienza extraconiugale in modo piccante ma anche solare, non sente l’angoscia e i sensi di colpa di Helen, che invece vuole nascondersi, vive male l’esperienza del tradimento come peccaminosa. Sally ha voglia di divertirsi, ma in realtà si annoierà molto, perché non si realizza nessuno dei suoi programmi, anche se lei fino all’ultimo non capisce quasi nulla di cosa le accade intorno, è svagata e leggera. Ho voluto rendere il mio personaggio brillante, fanciullesco e giocoso rispetto all’apparenza sofisticata che ha.»
foto di Marcello Norberth

Per la prima volta Emanuela recita al Teatro San Babila, dopo il recente Zio Vanja di Čechov con la regia di Filippo Gili. E aggiunge: «sono contenta di esibirmi per la prima volta in una vera e propria commedia dopo tanto teatro impegnato in cui ho spaziato da Čechov a Shakespeare; grazie a Marco Vaccari ho scoperto la mia parte comica e ora spero di proseguire in ruoli simili. Recito da quando sono piccola, prima in modo amatoriale, mi sentivo più a mio agio sul palco che fuori, infatti per me è una passione innata, però ho studiato, frequentando varie scuole di teatro, come l’Actor’s Studio. Da anni recito come professionista e ora misurarmi con una commedia è una bella esperienza: è una novità poter far emergere una parte divertente di me, che ho sempre tenuto un po’ in secondo piano, ma che i registi mettevano già in luce; ora sono contenta di sviluppare questa nuova linea. Recitare in una commedia è più complesso poiché la comicità ha tempi già stabiliti ed è più complicata da far funzionare bene. Ora considero la comicità una strada da percorrere ancora dato che per me è stata un nuova scoperta; per essere bravi comici, devi crederci e devi sentire il personaggio comico dentro di te, non puoi costruirlo e, quando lo hai dentro, le parti divertenti escono in modo spontaneo. Quindi ora vi aspetto al San Babila!» Ar. C.

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